Positiva da oltre 21 giorni: “Non posso uscire di casa né segnalare il problema”

Dovrebbe mandare una mail all’Ausl ma la casella di posta dedicata risulta piena
Sono ancora grandi i numeri della pandemia nei comuni del Comprensorio del Cuoio (qui), dove positivi e guarigioni proseguono in parallelo alle tante quarantene. Capita però che siamo molti coloro che, alla fine del loro periodo di isolamento, in seconde case o strutture messe a disposizione dalle autorità sanitarie, possano tornare alla loro vita e al loro lavoro. Un passaggio che richiede una certificazione dell’Ausl che da alcuni giorni è possibile ottenere per mail alla fine dei fatidici 21 giorni. “Foglio di via” per il quale però alcuni cittadini del Comprensorio stanno incontrando non pochi problemi.
“Sono isolata ormai da più di 21 giorni, dopo essere stata positiva e con alcuni sintomi – racconta Maria a ilCuoioindiretta.it (nome di fantasia, dato che ci ha chiesto di restare anonima) –. Dopo aver fatto tutte le procedure del caso, il 22esimo giorno avrei tutte le carte in regola per tornare alla mia vita, solo che il servizio messo a disposizione dal Asl Toscana Centro per richiedere il certificato che attesta la fine del periodo di isolamento sta riscontrando dei problemi”.
Tale servizio, messo a disposizione dalle autorità sanitarie lo scorso 19 novembre, prevede che gli interessati debbano inviare una mail dichiarando le proprie condizioni, unite al codice della pratica legata alla “storia” del paziente messo a suo tempo in isolamento. In questo modo è possibile ricevere sempre per mail l’attestazione, rilasciata dalla competente struttura di Igiene Pubblica dell’Ausl Toscana Centro.
“Il servizio è attivo da quattro giorni e io da tre in teoria potrei uscire – racconta Maria –. Da tre giorni cerco di mandare una mail all’indirizzo che hanno pubblicizzato, fineisolamentocovid@uslcentro.toscana.it, ma regolarmente le mie comunicazioni tornano indietro con la motivazione che la casella è piena. L’Asl non ha indicato altri canali, ad esempio telefonici, per questo servizio. Al tempo stesso non posso provare a inviare la stessa comunicazione da un altro indirizzo perché devo usare lo stesso con il quale ho aperto la pratica di isolamento”.
La fine dell’isolamento, lo ricordiamo, é possibile solo a soggetti in isolamento privi di sintomi da almeno 3 giorni e con tampone negativo dopo almeno 10 giorni, soggetti ancora positivi dopo 21 giorni di isolamento privi di sintomi da almeno una settimana e non immunodepressi. L’isolamento parte dal momento della comparsa dei sintomi o, per gli asintomatici, dall’effettuazione del prelievo che ha determinato la diagnosi. Si ricorda comunque l’opportunità di proseguire negli accertamenti diagnostici utili ad accertare l’intervenuta negatività.
“Molti miei contatti mi raccontano di avere lo stesso problema – continua Maria –. Io mi sono messa in quarantena a casa tre giorni prima del tampone per precauzione, poi ho effettuato il tampone risultato positivo, ho aspettato altri 21 giorni e adesso da tre cerco di uscire da questa situazione. Il risultato è che sono isolata da quasi un mese e finché non riesco a mandare questa mail ci devo restare. Paradossalmente non sono nemmeno in grado di segnalare il malfunzionamento del servizio alla stessa Asl”.