Protezioni per l’ospedale covid 19 a Fucecchio e kit a casa di chi ne ha bisogno: le iniziative a Fucecchio






Mentre c’è già il bando per i buoni spesa e la donazione di un’azienda al Comune di Empoli
Mentre l’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa ha pubblicato l’avviso che contiene tutti i requisiti richiesti per poter ottenere il buono, spendibile solo per generi di prima necessità, continuano le manifestazioni di solidarietà a Fucecchio.
I buoni spesa
hanno validità di 30 giorni e l’importo mensile che ogni famiglia può ricevere varia dai 200 ai 500 euro, in base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Ciascun richiedente dovrà inoltrare la domanda (modulo di autocertificazione) nel Comune dell’Unione dove ha la residenza o il domicilio (titolo di soggiorno per cittadini stranieri), entro il 30 aprile 2020. A questo riguardo, è importante ricordare che in ciascun Comune la concessione dei buoni spesa avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste, fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
La domanda, redatta sull’apposito modulo scaricabile da uno dei siti web dei Comuni dell’Unione, oppure nei luoghi individuati da ciascun Comune, dovrà essere consegnata o inviata per e-mail nelle modalità indicate dai siti dei comuni stessi.
Kit anti contagio dal Comune
Una spedizione di oltre 1600 mascherine, insieme a guanti e gel disinfettante, è iniziata a Fucecchio. L’amministrazione comunale ha deciso di inviarle a quei cittadini che necessitano di maggiore protezione. Arriveranno a casa di coloro che sono in quarantena, agli immonedepressi, alle persone che usufruiscono di assistenza infermieristica domiciliare, a quelle che sono sottoposte a dialisi, ai malati oncologici e alle famiglie che hanno persone con grave disabilità. A tutti questi il Comune di Fucecchio fornirà le mascherine che ha ricevuto da tre importanti aziende del territorio che hanno riadattato la loro produzione per produrre mascherine.
“Abbiamo ricevuto tantissime donazioni – racconta il sindaco Alessio Spinelli – grazie alla generosità di aziende, associazioni, singoli cittadini, comunità straniere e di tanti altri. Ringraziamo veramente tutti. In particolare ringraziamo le aziende del territorio che addirittura si sono impegnate anche a produrre le mascherine e a fornircele gratuitamente. Per quanto riguarda la distribuzione, in prima battuta abbiamo pensato agli operatori, alle strutture sanitarie come l’Rsa Le Vele e al personale medico che più degli altri deve essere protetto per garantire le cure alle persone malate. Poi le abbiamo consegnate agli esercizi commerciali e alle numerose persone in coda agli uffici postali nei giorni del pagamento delle pensioni. Da ieri abbiamo iniziato la distribuzione ai cittadini più fragili, siamo partiti proprio da coloro che più degli altri hanno necessità di essere protetti. Stiamo facendo grandi sforzi e di questo non posso che ringraziare tutto il personale impegnato, i volontari e le associazioni che stanno facendo un grandissimo lavoro sul territorio”.
All’ospedale San Pietro Igneo
Il sindaco e l’assessore alle politiche sociali Emiliano Lazzaretti hanno, intanto, consegnato all’ospedale San Pietro Igneo di Fucecchio una consistente fornitura di materiale protettivo: tute monouso per rischio biologico, visiere in plexiglas per la protezione facciale, copriscarpe monouso, guanti in lattice ad alta protezione. Tutto questo grazie ai contributi di cittadini e aziende fucecchiesi. “E’ divenuto – spiega il sindaco – presidio low care per malati covid 19. Consegneremo altri dispositivi grazie ai nostri concittadini che sono molto sensibili quando si tratta di sostenere l’ospedale. Invito tutti coloro che vogliono fare altre donazioni a prendere contatti con l’Urp del Comune” .
La donazione a Empoli
Un’azienda di Fucecchio che ha momentaneamente riconvertito la propria produzione e si dedica alla realizzazione di mascherine protettive, invece, ha fatto pervenire al Comune di Empoli 150 mascherine di cotone, lavabili, in cui è inseribile un ulteriore strato di materiale filtrante usa e getta.
“Siamo fermi volontariamente con le nostre produzioni dal 13 marzo – racconta il titolare – e abbiamo iniziato a fare mascherine per noi, per i nostri dipendenti, visto che non se ne trovavano. Poi le hanno iniziate a richiedere anche dagli ospedali. Ne abbiamo donate oltre 1000 al Meyer, poi a Careggi, a San Miniato e ora a Empoli. Vogliamo dare il nostro contributo anche al Comune di Empoli. Le mascherine sono riciclabili, ecostenibili, in cotone puro e quindi lavabili e hanno una tasca per incrementare con un filtro la capacità di protezione. Le facciamo tutte per donarle. È il nostro piccolo contributo per vincere tutti insieme questa guerra. Finché abbiamo materiale produciamo”.