Maxi cedimento lungo la strada, chiusi 4 incroci. Il sindaco: “Siamo all’emergenza”

Toti scrive a prefettura e enti: “Il Comune da solo non può farcela”
“Non possiamo rimanere soli: è una situazione di assoluta emergenza“. A dirlo è il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti. La questione è il cedimento del marciapiede nei pressi del cimitero del paese, una voragine che rischia di paralizzare il traffico in tutta la zona.
“Questa mattina – spiega Toti – ho scritto a tutti i soggetti interessati, per segnalare la situazione della quale ci siamo venuti a trovare a seguito del cedimento di un marciapiede realizzato sulla tombatura di un fosso sottostante. Il problema della sicurezza presuppone che vi sia una partecipazione dei soggetti coinvolti a vario titolo. Infatti quel tratto di marciapiede pur essendo in pieno centro abitato, corre parallelo alla viabilità provinciale di via Usciana”.
“Per questo – aggiunge – ho scritto al prefetto della provincia di Pisa, all’assessore Federica Fratoni, al presidente del consorzio di Bonifica Medio Valdarno, e alla provincia di Pisa, per sollecitare un incontro con le varie soluzioni possibili”.
La situazione, infatti, secondo il primo cittadino, rischia di diventare drammatica se non si rimboccano le maniche tutti gli enti coinvolti. “Il nostro comune ha effettuato i primi interventi urgenti, con le verifiche sulla stabilità del manufatto – ricorda -. Dalle prime indagini effettuate da personale tecnico, il problema sembra essere causato dalla vetustà del manufatto, la cui costruzione risalirebbe a più di 60 anni fa, a copertura del fosso Usciana”.
Per la tutela della pubblica incolumità, il Comune di Castelfranco di Sotto ha predisposto un’ordinanza di chiusura della viabilità di ingresso ed uscita da via Usciana sul lato ovest e di divieto di utilizzo dei passi carrabili nel tratto da Piazza Ungaretti fino all’ex depuratore, in adiacenza a via San Giovacchino. In sostanza sono stati chiusi quattro incroci: le intersezioni di via Usciana con le vie Einaudi, Banchini, Arme, San Giovacchino e viceversa. In totale si tratta di una area avente un lunghezza di circa 500 metri, la metà del tratto complessivamente tombato, che va poi a sfociare nel fosso parallelo a via Usciana. Le dimensioni del canale sottostante sono di circa due metri di larghezza e altezza.
“Il provvedimento di chiusura – spiega Toti – si è reso necessario per salvaguardare la sicurezza dei cittadini: dai primi controlli, è stato individuato un rischio per i passanti ed è subito scattato il provvedimento di emergenza. E’ di tutta evidenza il grave disagio che viene ad essere repentinamente imposto a quanti transitano da queste strade, per raggiungere le abitazioni e le attività economiche e di servizio in una zona prevalentemente residenziale. Inoltre, insistono nelle immediate vicinanze dell’area interessata dal divieto di transito delle attività commerciali che da tale provvedimento subiscono ulteriori disagi”.
“E’ una situazione di assoluta emergenza – aggiunge – che il nostro ente non può affrontare da solo. Per questo chiediamo il massimo coinvolgimento e sostegno a livello istituzionale. Da subito abbiamo provveduto a far rimuovere i detriti che si erano posizionati sul fondo del canale sottostante per non alterare la funzione idraulica volta a favorire il deflusso delle acque meteoriche dalla parte propriamente abitata verso il canale Usciana ed affidato un incarico a tecnici esterni per la verifica strutturale”.