
Una panchina rossa per riempire il vuoto lasciato da Elisa Amato e per ricordare tutte le donne vittime di violenza
Una panchina rossa per riempire il vuoto lasciato da Elisa Amato e per ricordare tutte le donne vittime di violenza. E’ l’omaggio di Capanne di Montopoli Valdarno alla giovane che a San Miniato, a pochi chilometri da Montopoli, ha trovato la morte per mano di un uomo.
“Questa panchina – spiega la vicesindaco Linda Vanni – è per Elisa e per tutte le donne vittime di violenza. Il rosso è il colore del sangue e, come ha detto Marco Mancini dell’Avis di Montopoli, il sangue non va versato, ma va donato”. In piazza Vittorio Veneto a Capanne, la panchina è rossa grazie alla collaborazione della sezione montopolese di Avis e all’associazione Barrocciai Capannesi. “Vogliamo dire basta agli stereotipi e alle discriminazioni – dice la vicesindaca Linda Vanni – episodi di femminicidio e di violenza di genere nono sono lontani dalla nostra realtà, bensì sono una battaglia di civiltà che dobbiamo combattere e vincere tutti insieme”.
All’inaugurazione della panchina, tra gli altri, c’erano il sindaco Giovanni Capecchi, la consigliera regionale Alessandra Nardini e alcuni consiglieri comunali, presenti anche molti cittadini che hanno voluto prendere parte all’iniziativa. “La partecipazione da parte della comunità fa sempre piacere – spiega il sindaco Capecchi –. Del resto, temi come la violenza sulle donne non ammettono opinioni: occorre agire tutti insieme per debellare questo terribile fenomeno”.
Il ciclo di iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, di cui la realizzazione della panchina faceva parte, si concluderà venerdì 6 dicembre in Sala Pio XII a Montopoli con, alle 21,15, lo spettacolo teatrale “Io sono Eva, Io sono qui”, con la regia di Moira Bartoli e di Marina Capezzone, in collaborazione con l’associazione Tra i Binari.