Cambiamenti: “Il liceo a Ponte a Egola è un modo per lasciarlo a La Scala”

3 dicembre 2019 | 20:23
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Cambiamenti: “Il liceo a Ponte a Egola è un modo per lasciarlo a La Scala”

La questione dell’ubicazione del liceo Marconi continua ad essere al centro del dibattito politico di San Miniato. Dai banchi dell’opposizione è stato Cambiamenti a tentare di impegnare giunta e il consiglio nella ricerca di una soluzione che puntasse all’integrazione tra i due poli scolastici.

“Non pretendevamo che la maggioranza approvasse nel consiglio del 28 novembre, la nostra mozione. Ci aspettavamo però che l’impegno dell’amministrazione comunale a chiarire le proprie intenzioni e a sottoporle a dibattito, in primo luogo in un’apposita seduta del consiglio comunale di San Miniato, e a una consultazione pubblica adeguata. Invece c’è stata una chiusura totale e la maggioranza, tra l’altro in assenza del sindaco Giglioli, che si è allontanato dalla seduta, ha approvato una mozione contrapposta alla nostra in cui addirittura impegna la giunta a realizzare la sede definitiva del Liceo a Ponte a Egola. Un impegno a cui manca la disponibilità di una localizzazione minimamente plausibile sul piano della sicurezza idrogeologica, della compatibilità infrastrutturale, della fattibilità finanziaria. Un modo per dire che il Liceo rimarrà sine die dove è ora, in una sede inadatta e che costa cieca 23 mila euro mensili d’affitto agli enti pubblici, (a cui si aggiungono i quasi 150mila euro di mutuo annui per San Donato e i circa 50mila euro annui per il trasferimento degli studenti a fare attività fisica) e che non verrà mai superata una condizione di precarietà strutturale che mina le potenzialità di sviluppo del sistema di scuola media superiore del Valdarno.

E anche un modo per chiarire che alla maggioranza non importa nulla di dare effettiva applicazione a orientamenti di programmazione che anche in sede regionale privilegiano la dimensione del polo scolastico e alla normativa attuale sugli edifici scolastici che ribadisce il principio del “consumo di territorio zero” anche ai fini della valorizzazione dei centri storici e della qualità paesaggistico-culturale”. Il commento di Guazzini e Cambiamenti non poteva che essere negativo anche dal punto di vista storico.

“Sull’annosa questione del Liceo avevamo presentato una mozione che impegnava il sindaco e la giunta ad affidare, d’intesa con l’amministrazione provinciale e con gli altri comuni del comprensorio, uno studio di fattibilità, che partisse dal recupero dell’attuale sede storica e della sua area. Questa impostazione continua a sembrarci l’unica capace di tenere insieme la questione della collocazione del Liceo Marconi con i suoi diversi indirizzi in una sede definitiva e adeguata, dimensionata su previsioni realistiche del numero degli studenti futuri; la questione della soluzione dei problemi dell’ITC Cattaneo e dell’integrazione dei due istituti in un Polo scolastico; la questione del consolidamento del versante nord della collina di San Miniato; la questione della coerenza con un principio con cui tutti si dicono d’accordo a parole, salvo fare il contrario appena ne capita l’occasione, come la necessità di evitare ulteriori consumi di territorio.

In realtà la nostra mozione chiedeva semplicemente che si riprendesse la strada aperta da uno studio di fattibilità, affidato con determina n. 240 del 23 Aprile 2012 dal Comune ha affidato allo studio XXL Project Srl, che è stato presentato pubblicamente sia al comune che alla consulta di san Miniato, ma da dichiarazione in risposta a domanda diretta del rappresentante dell’amministrazione provinciale di Pisa in una seduta della Consulta di San Miniato del marzo 2017, non è mai stato formalmente trasmesso alla Provincia.

“Del resto, – sottolinea l’esponente di Cambiamenti -a proposito del consumo di territorio zero, alla vigilia del quarto giorno di manifestazioni in Italia per i “Fridays for future” ai quali il sindaco non ha mancato di manifestare la propria simpatia, a un’altra nostra interpellanza è stato risposto che si intende mantenere e possibilmente attuare la previsione urbanistica per un centro logistico a servizio di Penny Market a San Donato, fuori dall’area dell’Interporto, aggravando la situazione di quell’area collocata nella golena dell’Arno invece di cominciare a operare un risanamento. Ovviamente – conclude Guazzini – non finisce qui. Ci batteremo perché sul Liceo come su altri temi l’amministrazione comunale sia costretta a misurarsi in sede pubblica davanti ai cittadini”.