Il conservatorio di Santa Chiara apre le porte al tartufo

6 novembre 2019 | 16:37
Share0
Il conservatorio di Santa Chiara apre le porte al tartufo
Il conservatorio di Santa Chiara apre le porte al tartufo
Il conservatorio di Santa Chiara apre le porte al tartufo

Sarà un’edizione inclusiva e coinvolgente, la 49esima della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di San Miniato. Tante saranno le città esterne che prenderanno parte allo svolgimento della festa: Fermo, Porto Recanati, le città medicee di Cerreto Guidi e Pescia. Anche la Fondazione conservatorio di Santa Chiara, avrà un ruolo non secondario. Sarà uno dei palazzi storici illuminati in occasione dei tre fine settimana dedicati al tartufo e aprirà le sue porte ai visitatori. È di oggi, mercoledì 6 novembre, l’ultima conferenza di presentazione mostra mercato, tenuta nei locali del conservatorio di Santa Chiara.  

Museo civico e ristorante sono le due principali attrazioni che il conservatorio offre in occasione della mostra, oltre al prestigioso repertorio culturale di cui dispone in maniera permanente. Dal Noli me tangere di Ludovico Cardi detto Il Cigoli, ai suppellettili della famiglia Bonaparte, la Fondazione Santa Chiara è custode di un’eredità culturale immensa. Il museo civico sarà aperto tutti i sabati e domeniche della mostra mercato, gratuitamente, e sarà organizzato un aperitivo dalle 17 alle 18. Nei locali del conservatorio sarà allestito anche il ristorante Il Cigoli e il tartufo, un modo per abbinare l’aspetto culturale che il luogo impone a quello culinario, vista l’occasione. “Ci saranno volontari e volontarie che si occuperanno della cucina e del servizio – ha detto Marco Greco, consigliere comunale -. Il ristorante è aperto il sabato a pranzo e la domenica a pranzo e cena”.
Quest’anno cambiano anche le luci puntate sulla Mostra del tartufo: è stato studiato un nuovo sistema di illuminazione che dia risalto ai palazzi storici di San Miniato. “Il sistema di illuminazione valorizzerà gli edifici storici – ha detto Elisa Montanelli, vicesindaca di San Miniato -. Abbiamo messo a sistema una collaborazione tra diversi enti e associazioni così che con le risorse di tutti si possa creare una sinergia positiva. Sia il Santa Chiara sia il centro storico saranno illuminati. L’illuminazione prevede fari di luce colorata che diano anche un senso di continuità, di percorso lineare. Grazie all’impegno di San Miniato promozione abbiamo cercato di illuminare anche parti della città che non sono al centro della festa. A questa illuminazione ha contribuito anche il Ccn di San Miniato”.
“La Fondazione opera sul territorio ed è visibile – sono le parole di Antonio Savini Guicciardini, presidente della Fondazione cassa di risparmio di San Miniato – La Fondazione è a disposizione del territorio, per tutte le esigenze”. Soddisfazione l’ha espressa anche Vittorio Gabbanini, ex sindaco di San Miniato e vicepresidente della Fondazione Santa Chiara.