Autoalimentati a pannelli solari, abilitati a tutte le forme di pagamento e in quattro lingue: sono i nuovi parchimetri di San Miniato, installati dopo la chiusure dell’accordo con Unipark e gestiti da Abaco Spa. Sono 12 e ricopriranno più di 300 posteggi in tutti il territorio le nuove colonnine, di cui due a San Miniato Basso, una a Ponte a Egola e le restanti 9 in centro storico, dove c’è più necessità di ricambio nella sosta. La fase sperimentale è già partita e stamattina, mercoledì 30 ottobre, l’hanno presentata Simone Giglioli e Gianluca Bertini, sindaco e assessore al bilancio del comune di San Miniato, insieme a Dario Pancanti, comandante della polizia municipale e Luca Gatto, business developer della società Abaco Spa.
“I parcheggi di gran parte del centro storico e non solo, non erano più in gestione all’amministrazione dal 2005, da quando cioè erano entrati a far parte dell’operazione di finanziamento stipulata con la San Miniato Gestioni srl – ha spiegato il sindaco Simone Giglioli -. Con l’accordo firmato a luglio, con il quale si prevedeva una diversa modalità di pagamento del lodo arbitrale relativo alla convenzione project, saremmo dovuti rientrare in possesso dei parcheggi soltanto al pagamento della terza rata dell’accordo, prevista per il 31 dicembre 2020. Ma grazie alla firma dell’intesa con Unipark, ce ne siamo riappropriati a partire da ottobre. Dopo 15 anni la gestione dei parcheggi di San Miniato torna a gestione diretta del comune: gli incassi – circa 120mila euro all’anno –, così come le multe sono tutti di competenza interna”. I nuovi apparecchi vanno a sostituire quelli finora in uso che facevano parte della convenzione del project financing. I parcometri installati sono nelle principali piazze del centro storico, a San Miniato Basso e Ponte a Egola: piazza del popolo, piazza Padre Pio, via Maioli-via Bagnoli, Corso Garibaldi-via Conti, piazza Mazzini-via Vittime del Duomo, piazza Buonaparte, piazza XX settembre, piazzale della Pace, piazza Dante Alighieri, piazza Fonti alle Fate, piazza Impastato e piazza Spalletti.
“Abaco – ha continuato il sindaco – ci ha fornito tutta la strumentazione. Era necessario cambiare la parte infrastrutturale delle colonne perché dopo 15 anni erano obsolete. È un aggiornamento tecnologico che accetta tutte le forme di pagamento: carte di credito e bancomat, monete e app. L’intento è di agevolare tanto il cittadino, quanto il turista”. Non ci sarà niente da fare, quindi, per quelli che accampano la scusa di aver finito le monete. Il pagamento del parcheggio può essere anche effettuato a distanza, con l’app, oppure con carte contactless. L’aumento della fruibilità e della fluidità dei pagamenti è indiscutibile. L’applicazione per smartphone, che in questo momento è in via di configurazione e che sarà attiva già nei prossimi giorni, è Easy park. Una delle app più utilizzate in Europa, scelta proprio per agevolare il turista che verosimilmente già la conosce. L’applicazione, una volta scaricata, permette di agganciare una carta di credito con cui effettuare i pagamenti. Usa volta effettuata la sosta, l’app geolocalizza automaticamente lo smartphone e, in base alle tariffe del parcheggio, comunica l’importo da pagare. Il cittadino o il turista non dovranno fare altro che attivare la sosta e decidere per quanto tempo. Non c’è nessun bigliettino da apporre sul parabrezza: i vigili che effettuano i controlli si collegano direttamente al sistema verificando se sulla targa del veicolo risulta il pagamento. Un altro vantaggio che offre il pagamento con l’applicazione è quello di evitare il pagamento in eccesso. Una volta attivata la sosta, se il conducente torna prima dello scadere del tempo selezionato, basterà interromperla e pagherà soltanto il tempo effettivo dello stallo. Easy park ha un costo di 2 euro e 99 al mese, per chi la usa di frequente, oppure vengono sottratti tra i 20 e 40 centesimi ad ogni sosta in base alla tariffa e al tempo.
Il noleggio operativo durerà un anno, durante il quale sarà fondamentale immagazzinare dati e studiare i flussi e il tipo di utilizzo di ogni area sosta. Una volta ottenuti i dati, sarà studiato un piano di sosta definitivo in base alle esigenze dei vari parcheggi sparsi sul territorio. “Questi dati – ha spiegato Giglioli – noi non li avevamo da 15 anni. Nel frattempo, ci sono alcune zone che hanno cambiato volto rispetto a quando furono pensati i parcheggi, la sosta va cambiata”. A rimanere invariate, per adesso, sono le tariffe: tra 50 centesimi e un euro all’ora. Nel momento in cui sarà studiato il piano definitivo sarà valutata anche l’ipotesi di cambiare le tariffe, soprattutto quelle della domenica. Al tempo stesso, però, aleggia anche l’idea di inserire la fascia oraria della pausa pranzo gratuita. I 96 stalli di Pian delle Fornaci, intanto, sono tornati gratuiti.
La tecnologia aiuta anche “nella gestione e nella programmazione delle piazze”, secondo Pancanti, comandante della polizia municipale di San Miniato. E dello stesso avviso è Luigi Gatto della Abaco Spa, una società che lavora con oltre 700 comuni in Italia e gestisce più di 40mila parcheggi a pagamento: “Noi possiamo gestire meglio i parcometri intelligenti – ha detto – perché permettono di smorzare i costi e aumentare l’efficienza. Ai borghi come San Miniato serve riappropriarsi del centro storico, prendere vita e la vita c’è solo se ci sono spazi”. Dal sistema di controllo dei parchimetri, si possono avere aggiornamenti in tempo reale sul numero di posteggi occupati e sull’incasso corrente. In questo modo è possibile capire quali sono le colonnine che sono più utilizzate. Non è da escludere che il comune di San Miniato decida di pubblicare online i dati sugli incassi continuamente in aggiornamento e non solo in una delle voci di bilancio finale.
Giuseppe Zagaria