Comitato Polo Scolastico, incontro con Provincia e Comune

29 ottobre 2019 | 11:32
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Comitato Polo Scolastico, incontro con Provincia e Comune

“Se la Provincia, valutato il calo demografico e la disponibilità di denaro, trova più conveniente far sistemare la viabilità alla Scala per il liceo provvisorio, demolire l’immobile di via Catena, sistemare il versante e costruirci una palestra, comprare un nuovo terreno, farci il nuovo Liceo, risistemare la viabilità e costruire un’altra palestra, che faccia pure, ha il potere di decidere. Ma che non venga a dirci che ci sono problemi tecnici, dica chiaramente che è volontà politica”. E’ chiara la sintesi di Raffaella Mallamaci e del Comitato Polo Scolastico San Miniato che ha incontrato sia il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori che il sindaco di San Miniato Simone Giglioli sulla questione Liceo Marconi.

A 10 giorni di distanza (mercoledì 16 ottobre Angori e sabato 26 ottobre Giglioli), a entrambi il Comitato ha chiesto che programmi hanno le nuove amministrazioni sul Liceo Marconi di San Miniato e sull’intero Polo Scolastico. “Abbiamo ritenuto opportuno – spiega Mallamaci – portare al Presidente della Provincia una scaletta di come si sono succeduti i fatti più importanti che riguardano la vicenda Liceo Marconi perché troppo spesso in questi anni sono state dette cose inesatte, travisato ragionamenti, detto tutto e il contrario di tutto, allo scopo probabilmente di usare la vicenda Liceo per giustificare scelte sconsiderate e spese inutili. Dai fatti emerge chiaramente come fino al 2015 nelle dichiarazioni ufficiali si andava solo in unica direzione: il ripristino del Polo Scolastico. Il valore del Polo e l’utilità di riportare il Liceo in via Catena è stato sostenuto con parole che noi non potremmo dire meglio, per 8 anni ed ad ogni occasione, quando il Liceo fu trasferito a San Donato, alla firma del Protocollo d’intesa, quando si è fatta la variante urbanistica, all’acquisto delle aule in Santa Chiara, all’inaugurazione dell’Auditorium del Cattaneo, alle consulte, nei programmi elettorali di chi poi ha effettivamente governato. Dal 2016 pare che tutte le norme impediscano di ripristinare il polo quando, secondo noi, sono proprio le nuove norme entrate in vigore il 20 febbraio 2018 a chiedere una revisione delle ultime decisioni, infatti sul costruito dicono testualmente che la riqualificazione antisismica deve essere coerente con il concetto di consumo di suolo zero. Il Presidente della Provincia ci ha cortesemente ascoltati e ci ha incoraggiati a incontrarci con il Sindaco di San Miniato, perché è il Comune che deve dare la disponibilità dell’area su cui costruire il nuovo Liceo, anche se poi tocca decidere a chi deve metterci i soldi, ossia la Provincia.
Anche il sindaco ci ha cortesemente incontrati. Alla nostra richiesta su perché non riconsiderano il completamento del Polo ci ha risposto che ci sono problemi tecnici e che nel suo programma elettorale aveva scritto che chiederà la demolizione del Liceo per farci una palestra per il Cattaneo e quindi per tenere fede agli impegni presi si muoverà in tal senso. Ora se proprio vogliamo parlare di campagne elettorali, nelle due precedenti l’impegno era quello di sistemare con urgenza il versante e ripristinare il Polo Scolastico, ma si vede che non tutti gli impegni sono uguali. I problemi tecnici vengono tirati in ballo quando la volontà politica non ha il coraggio delle proprie azioni. Quando fu fatto il Cattaneo nel piano di indirizzo della Provincia venne inserita l’area di Santa Maria al Fortino e vennero costruiti dei giardini sul tetto pur di arrivare alla superficie esterna utile per costruire l’edificio.
Il Liceo si può fare dove si vuole, logicamente se esiste già un terreno di proprietà e c’è la possibilità di ottimizzare costi e servizi, il buon senso suggerirebbe di riprendere in mano quello che si è detto, fatto e speso fino a 3 anni fa.
Nel 2007 la Provincia aveva previsto una spesa totale di euro 10.000.000 euro per completare il polo compreso la messa in sicurezza del versante, ad oggi ne sono stati spesi 11.000.000 per avere sempre un liceo provvisorio, quest’ultimo si che non è a norma con le leggi vigenti e non avere né il Liceo, né la palestra e non aver messo in sicurezza il versante”.