Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce

26 ottobre 2019 | 10:28
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Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce
Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce
Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce
Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce
Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce
Masoni porta S.Cristiana fra le aziende di S.Croce

L’idea era portare l’arte in mezzo alle aziende, farla arrivare nei luoghi del lavoro e della fatica settimanale, per trasmettere anche lì il messaggio di una comune identità. È nata così l’opera che l’artista Romano Masoni ha dedicato a Santa Cristiana, commissionata dalla ditta Sapa di Santa Croce di fronte al nuovo stabilimento realizzato all’angolo tra via della Gremina e via del Trebbio Nord.

Un’opera inaugurata questa mattina, 26 ottobre, alla presenza del sindaco Giulia Deidda e delle suore del convento di Santa Cristiana, insieme ovviamente allo stesso Masoni e alla famiglia Pinori, titolare della Sapa Spa. Il risultato è una stele alta 2,2 metri “di grande potenza evocativa” ha detto il sindaco Deidda, nella quale l’immagine classica della santa patrona di Santa Croce si unisce ai simboli e agli attrezzi della conceria, ma anche a richiami sui mali del nostro tempo: dalla morte in mare a quella sul lavoro. Il tutto realizzato attraverso una serie di formella di terracotta, alcune delle quali invetriate, che dialogano da un lato con la tradizione robbiana e dall’altro con i colori e le forme espressive della pop art. “È una versione modernissima e assolutamente santacrocese del precetto benedettino ‘ora et labora’ – ha commentato il sindaco Deidda –. Un intreccio tra pensiero e azione che renderà le nostre giornate più ricche di volontà e di senso di appartenenza, rafforzando le nostre radici. La stele rappresenta infatti un modo per esprimere l’attaccamento a Santa Croce sull’Arno, alla sua storia, alla sua vita. Lo è per i titolari dell’azienda Sapa, perché hanno deciso di portare cultura e bellezza nella zona industriale, adottando uno spazio pubblico e arricchendolo con un’opera di grande pregio. Lo è per l’autore, che riflette sulla popolarità della figura della santa e allo stesso tempo le affianca elementi materiali, terreni, accostandole domande, fatti, immagini della storia e del presente. Lo è per le istituzioni e per tutta la comunità che hanno, grazie a questo inserimento, un’altra occasione per riconoscersi reciprocamente, insieme alle suore che vivono nel monastero e più di tutti si sentono vicine a Santa Cristiana. Il messaggio che la stele porge a tutti noi è profondo ma semplice, e riguarda la nostra capacità di confrontarci coi tempi che cambiano, ci cambiano, e a volte sono capaci di invertire il senso delle cose. L’augurio che ne deriva è questo: che la potente forza evocativa di Santa Cristiana possa ispirarci, e che il lavoro della concia, faticoso quanto importante per Santa Croce, possa continuare ad evolversi e farci crescere”. (g.p.)