Il 6 marzo, con una spaccata, avevano rubato occhiali di marca per 23mila euro al negozio Foto Ottica Mascagni di San Miniato Basso. La stessa notte avevano fatto razzia anche al Trony di Empoli. I componenti di una banda specializzata in rapine e spaccate, che metteva in atto con auto e scooter rubati, è stata fermata dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze, che hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di cinque persone: 4 dei destinatari del provvedimento sono stati fermati a Montecatini Terme, il quinto a Firenze. Hanno età comprese tra i 21 e i 35 anni.
Sono finite in manette e a loro carico, ma le indagini non sono ancora concluse, ci sono decine di furti compiuti in mezza Toscana. Alla banda vengono attribuiti furti e rapine compiute ad Empoli e nelle province di Pisa, Lucca e Firenze, in particolare ai danni della catena di negozi Trony concessionarie di auto e negozi di ottica. E rapine, particolarmente violente, anche fuori regione. Dalle indagini emerge un’impressionante sequenza criminale registrata in Toscana, Umbria, Veneto ed Emilia Romagna nel periodo tra febbraio e giugno 2019: gli indagati sono ritenuti responsabili di ben sei rapine in danno di sale slot e 23 furti con il metodo della spaccata.
A Empoli sono due le spaccate: nella prima i ladri avevano sfondato la saracinesca posteriore con un’Alfa Romeo rubata, ma erano stati messi in fuga dal sistema d’allarme mentre nella seconda avevano sfondato la saracinesca con un scooter, sempre rubato, dileguandosi con decine di smartphone, per un valore di 14mila euro e 500 euro in contanti.
Le indagini sono partite dopo un furto commesso nella Wild Cash di Viareggio a febbraio, dove era rimasta un’impronta digitale. A febbraio erano anche state rubate due auto in una concessionaria di Empoli, il 26 altre due in una di Porcari, il 28 di due fuoristrada in una concessionaria di Altopascio.
A Capannori, durante una rapina in sala slot, avevano picchiato e minacciato i dipendenti con una pistola e un martello. Al Trony di Fornacette, il 12 marzo, avevano sfondato la vetrata con una Fiat Punto rubata (nel bottino cellulari e smartwatch) e il primo giugno con uno scooter (smartphone per circa 6.000 euro). (continua a leggere dopo il video)
{youtube}bGijDXysnL0{/youtube}
Ciascun colpo fruttava migliaia di euro, ricavati dalla rivendita in Romania di telefoni cellulari, occhiali di marca e altra refurtiva. Gli autori agivano sempre in sei, travisati e con guanti calzati. Non di rado le auto trafugate sono state intercettate dalle forze dell’ordine dopo i furti, ma gli indagati sono sempre riusciti a guadagnare la fuga attraverso manovre che hanno messo in serio pericolo l’incolumità degli utenti della strada, ad esempio spruzzando il contenuto di estintori verso gli inseguitori per ostacolarne l’azione. Le indagini sono state condotte anche attraverso l’analisi dei filmati estrapolati da sistemi di videosorveglianza e le accurate attività di sopralluogo e repertamento svolte dalla sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo e hanno permesso di comporre un imponente quadro probatorio a carico dei cinque destinatari del fermo nonché di due ulteriori appartenenti al sodalizio, già in carcere a Prato e Como per reati della stessa tipologia. È stato inoltre accertato come l’organizzazione agisse, con lo stesso modus operandi, in altri paesi europei (Belgio, Germania e Danimarca), dando luogo a delle vere e proprie ondate criminali della durata variabile, da pochi giorni ad alcune settimane. È stata proprio l’ultima apparizione in Italia, avvenuta agli inizi di ottobre (a distanza di mesi dall’ultima presenza documentata in territorio nazionale), a rendere necessaria l’emissione del provvedimento urgente: negli ultimi giorni, la banda aveva già effettuato sopralluoghi e si apprestava a commettere nuovi reati per poi ripartire alla volta della nazione di origine. Nel corso della perquisizione dell’appartamento di Montecatini Terme, scelto dalla banda quale base di appoggio per la più recente serie di azioni delittuose, sono stati rinvenuti e sequestrati una pistola giocattolo e vario materiale da travisamento (maschere, parrucche, eccetera), utilizzati per la commissione di rapine.