
“È una fortuna che non tutti i sindaci hanno”. E lui l’ha avuta, pochi mesi dopo l’inizio del suo mandato di sindaco di San Miniato, Simone Giglioli è andato ad Assisi insieme a molti sindaci della Toscana per offrire l’olio della lampada che da 80 arde sulla tomba di san Francesco (L’olio toscano a san Francesco, il Cuoio nella delegazione).
Dal 1939, ogni anno a turno una regione italiana “tiene accesa” la lampada. E Simone Giglioli, sindaco di San Miniato, è contento che sia toccato alla Toscana proprio durante il suo mandato. Ieri mattina, sabato 5 ottobre, Giglioli ha ribadito l’importanza di san Francesco per San Miniato. A testimonianza del passaggio del santo c’è anche il convento che ha preso il suo nome. “San Francesco – ha detto Giglioli – è patrono dell’ecologia, per le sue gesta a tutela del creato. Partendo dall’enciclica Laudato sii, cardinal Betori ha parlato dell’ambiente durante la sua omelia. E questo per noi è un tema importante perché senza il rispetto per l’ambiente non avremmo prodotti come il tartufo. Tutto parte dal rispetto per il creato”. A parlare a nome di tutti i sindaci toscani c’era Dario Nardella, sindaco di Firenze. “Con Nardella – continua il sindaco – faremo prima la presentazione al Salone dei Cinquecento il 23 ottobre e poi lo inviterò alla nostra mostra mercato”.
Ma non è solo l’aspetto ambientale che lega la rocca ad Assisi: c’è anche un percorso comune verso la costruzione di una rete di città della pace iniziato negli anni ’90 e rafforzato anche in questa consiliatura con la delega alla pace a Michele Fiaschi.