
Ci saranno tutti i comuni della Toscana a rendere omaggio al Santo di Assisi il 3 e i 4 ottobre. I sindaci di tutta la regione offriranno l’olio per la lampada che arde sulla tomba di san Francesco da 80 anni. Un legame forte quello che unisce il comprensorio del Cuoio al Santo, visto anche che passò proprio dalle colline della zona nel suo pellegrinaggio verso Roma.
Per San Miniato, tappa della via Francigena, dove il lascito del passaggio di Francesco è ancora attuale e gli eventi in ricordo del santo iniziano anche prima del pellegrinaggio dei sindaci, sarà Simone Giglioli a portare il gonfalone. “Sarò presente con il gonfalone di San Miniato – ha detto il sindaco – perchè san Francesco ha lasciato il segno nel nostro paese sotto diversi aspetti”. Intanto già lunedì 30 settembre alle 21,15 nella chiesa di san Paolo a San Miniato si svolgerà un incontro dal titolo Verso la festa di san Francesco. Ad intervenire nell’incontro moderato da Fabrizio Mandorlini saranno don Francesco Ricciarelli, direttore settimanale diocesano La domenica, monsignor Andrea Cristiani, fondatore del Movimento Shalom e Stefano Mattii di Terre di presepi.
D’altra parte, nella storia dell’arte ci sono alcune ipotesi che farebbero risalire a San Miniato il luogo della prima raffigurazione di san Francesco, e queste ipotesi consolidano ancor più la devozione e l’attaccamento. “Imago S. Francisci in Urbe S.Miniato”, questo il titolo del ritratto che fu realizzato nel 1228, anno della canonizzazione di san Francesco, 17 anni dopo che il santo si era incontrato con le famiglie nobili di San Miniato. Si tratterebbe, se l’ipotesi fosse confermata, del primo ritratto del santo tecnicamente di ottima fattura, una pala cuspidata che sarebbe precedente a quella di Bonaventura Berlinghieri datata 1235 e conservata a Pescia.