Nuovo passo dell’amministrazione comunale di Castelfranco di Sotto per il contrasto all’abbandono di rifiuti nei boschi di Montefalcone. Dopo che nelle ultime ore sono scoppiate nuove polemiche per il ritrovamento di rifiuti nella zona boschiva che si trova a lato della strada provinciale, in aree private, per lo più discariche vecchie di 30 anni.
Il problema è bene presente all’amministrazione Toti, l’unica che ha cercato di invertire questo malcostume negli ultimi decenni, il vicesindaco Federico Grossi ha spiegato che i lavoro per fermare questi atteggiamenti e cercane gradualmente di sanare la situazione sta continuando. “Nelle prossime settimane, dopo un lungo lavoro di ricerca dei proprietari, saremo in grado di emettere le ordinanze con cui imporremo di impedire gli accessi alle auto al bosco, proprio per evitare che questo malcostume continui, inoltre ripristineremo anche una fossa lungo la strada provinciale che impedisca alle automobili di entrare nella zona boschiva, questo sarà compito della provincia di Pisa, visto che la strada è provinciale”. La questione infatti è all’attenzione dell’amministrazione comunale fin dal primo mandato, quando Grossi rivestiva il ruolo di assessore all’ambiente. Grossi fu il primo che circa 2 anni e mezzo fa ne 2016 riuscì a radunare i proprietari dei boschi con tanto di atto formale e li invitò a mettere mano alla situazione di degrado che si era creata negli anni predenti al suo mandato a Montefalcone nella loro proprietà, sul lato a sud della strada, a nord infatti insiste la riserva controllata dai carabinieri Forestali. I proprietari però nei fatti non sembrano aver preso sul serio le raccomandazioni di Grossi, quanto meno non sono riusciti a impedire che le persone continuassero a scaricare i rifiuti in questa area, quindi ora arriva un atto formale ovvero un’ordinanza sindacale che imporrà ai proprietari di chiudere con catene o con altri impedimenti le strade bianche di accesso alle proprietà per evitare che il malcostume dell’abbandono di rifiuti, sia civili che industriali continuai. “Lo scopo – dice l’assessore Grossi – è impedire che dalla provinciale si possa entrare con l’auto nel bosco e scaricare rifiuti, non obbligheremo i proprietari a recintare le particelle à ma puntiamo a bloccare l’accesso alle auto per impedire che entrino le persone nel bosco a scaricare rifiuti. Noi dopo l’avviso bonario ora passiamo ai fatti e ricordo – precisa Grossi – che l’inadempienza all’ordinanza crea le condizioni per un’azione legale nei confronti dei proprietari. Infatti c’è da notare che da quando questa amministrazione si è insediata nel primo mandato tanto il comune, la polizia municipale, la provincia e i carabinieri forestali, hanno fatto molto per cercare di arginare questo fenomeno. Abbiamo cominciato da ormai oltre tre anni a rimuovere tempestivamente i rifiuti che i cittadini incivili e non rispettosi della legge, lasciano sulle piazzole a margine della strada, inoltre la nostra polizia municipale negli anni ha elevato decine di sanzioni ogni volta che abbiamo rintracciato il proprietario dei rifiuti. Lungo la strada infatti sono state posizionati dei sistemi di videosorveglianza che permetto di identificare chi scarica rifiuti. Ora anche i privati devono fare la loro parte. Rintracciare i proprietari destinatari dell’ordinanza è stato piuttosto complicato, perché gli uffici comunali hanno dovuto cercare oltre 20 persone, alcune residenti in zona, altre in Toscana, ma addirittura c’è una proprietà i cui titolari vivono da molti anni all’estero, e inoltre un problema è rappresentato dal frazionamento dovuto alle eredità indivise, ad esempio c’è una particella dove i proprietari per via ereditaria sono ben 12. Un lavoro complesso fatto dagli uffici comunali anche consultando il catasto. Quindi è stato fatto un grosso lavoro, ora siamo pronti ad intervenire con le ordinanze che tra poche settimane verranno emesse nei confronti dei proprietari delle circa 10 particelle catastali a bosco, lungo tutta la strada, dall’incrocio con la via della Valdinievole Nord fino all’incrocio con la via di Poggio Adorno per i boschi che si trovano sul lato sud della strada. Inoltre – conclude Grossi c’è da sottolineare che il lavoro di vigilanza e di auto a questa attività di contrasto dei conferimenti di rifiuti è stato fatto dalla polizia municipale e dai carabinieri forestali di Montefalcone. Concludendo – dice grossi – le istituzioni la loro parte la stanno facendo, ora spetta ai cittadini in primo luogo diventare più educati e ai proprietari evitare che nei loro boschi vengano scaricati rifiuti”. (ga.mo.)