“Ieri un sogno, oggi realtà”: Marti ha il suo centro polivalente
7 settembre 2019 | 16:32






“Ieri un sogno, oggi realtà”. Così i volontari, i soci e tutti i martigiani raccontano la nascita di una sede per l’associazione di Martinfiera di Montopoli in Valdarno. Inaugurato ieri 7 settembre dopo mesi di progetti, il loro spazio – ma non solo loro – è in via Fontevecchia, nei locali del parcheggio multipiano. Dopo i lavori di messa in sicurezza, di cui l’associazione ha sostenuto gli oneri, l’apertura della sede getta i presupposti per la buona riuscita della festa di sabato 21 e domenica 22 a Marti. Cosa non da poco per una piccola associazione di paese che è portata avanti dai volontari che decidono di dedicare il loro tempo.
A tagliare il nastro c’erano Anna Fiaschi presidente di Martinfiera, Giovanni Capecchi sindaco di Montopoli, don Fabrizio che ha dato la sua benedizione in uno dei suoi ultimi appuntamenti pubblici con la comunità di Marti e Michele Casalini, il geometra che ha seguito i lavori. “Io sono orgoglioso perché sono nato a Marti – ha detto Casalini -. In questi sei mesi sono circolate voci di ogni tipo: che noi qui facevamo chissà cosa, che avessimo aperto addirittura un ristorante qui sotto. Vorrei chiarire che dal punto di vista tecnico noi abbiamo seguito un iter urbanistico e burocratico necessario. Abbiamo fatto domanda preventiva e sia con l’amministrazione che con i vigili del fuoco abbiamo seguito le procedure dovute. Qui c’è solo un fornello sotto 35 chilowatt che non ha necessità di pratiche particolari. Quindi se noi vogliamo fare un corso di cucina possiamo fare con quello e abbiamo un bagno attrezzato per disabili. Ora siamo in fase di terminazione dei lavori, mancano solo le ultime rifiniture. Avremo i certificati di conformità prima della festa del 21. Martinfiera non ha colore politico, sia chiaro. Credo che dovremmo essere contenti tutti: qui si viene per ridere e stare insieme”.
Le “voci” a cui si riferisce Casalini sono nate dalla chiusura immediata del parcheggio disposta dai vigili del fuoco nei primi mesi dell’anno per alcune non conformità dovute alla mancanza di attrezzature antincendio e presenza di materiale infiammabile (Parcheggio chiuso a Marti: problemi di sicurezza e stoccaggio).
L’apertura di ieri segna l’inizio della nuova vita dell’associazione, che vuole togliere ogni dubbio sulla sua buona fede e sul suo corretto operato. “Inauguriamo lo spazio – ha detto soddisfatta Anna Fiaschi – rendendolo sicuro, idoneo e anche bello. Ringrazio l’amministrazione per questa concessione. Ringrazio anche il geometra Casalini, compaesano e socio, che ha lavorato di mente e di braccia. Non mancheranno certo ostacoli in futuro. È stata scritta una bella pagina di volontariato nel nostro paese, di cui essere orgogliosi. Speriamo di collaborare con altre associazioni e di crescere”.
Le “voci” a cui si riferisce Casalini sono nate dalla chiusura immediata del parcheggio disposta dai vigili del fuoco nei primi mesi dell’anno per alcune non conformità dovute alla mancanza di attrezzature antincendio e presenza di materiale infiammabile (Parcheggio chiuso a Marti: problemi di sicurezza e stoccaggio).
L’apertura di ieri segna l’inizio della nuova vita dell’associazione, che vuole togliere ogni dubbio sulla sua buona fede e sul suo corretto operato. “Inauguriamo lo spazio – ha detto soddisfatta Anna Fiaschi – rendendolo sicuro, idoneo e anche bello. Ringrazio l’amministrazione per questa concessione. Ringrazio anche il geometra Casalini, compaesano e socio, che ha lavorato di mente e di braccia. Non mancheranno certo ostacoli in futuro. È stata scritta una bella pagina di volontariato nel nostro paese, di cui essere orgogliosi. Speriamo di collaborare con altre associazioni e di crescere”.
La concessione dell’amministrazione, merita ricordarlo, era arrivata con l’approvazione in consiglio comunale e riguardava 100 metri quadrati per 10 anni, a condizione che l’associazione si facesse carico dei lavori. Adesso le pareti sono state tirate su e la sede è dotata di porte tagliafuoco. Gli estintori ci sono ed è totalmente accessibile ai disabili anche con apposito parcheggio. Ma i lavori non sono ancora finiti: “Abbiamo in programma – continua Fiaschi – di separare la sala grande con una porta scorrevole e fare da una parte uno spazio polivalente e dall’altra una cucina come si deve. Ma ora abbiamo bisogno di raccogliere le forze, soprattutto economiche”.
“Questa è una inaugurazione particolare – per il sindaco Capecchi -. Una struttura inusuale, realizzata con la collaborazione di tutto il paese. In ogni frazione dovremmo avere un luogo come questo, dove poter stare insieme. Noi come comune gli abbiamo dato la possibilità di realizzare il progetto, ma il lavoro, l’impegno economico lo ha sostenuto l’associazione. Questa è la dimostrazione che le cose si possono fare velocemente e bene quando c’è sinergia tra le istruzioni e i cittadini. È solo un punto di partenza da cui dobbiamo prendere esempio e replicare”.
Nel dare un saluto particolare a don Fabrizio, l’associazione ha voluto omaggiarlo con un quadretto che ritrae il sacerdote. “Lo metterò tra le cose che mi ricordano Marti” ha detto don Fabrizio, che poi ha augurato: “Davvero questo luogo sia un luogo di incontro tra tutte le realtà locali”.
“Questa è una inaugurazione particolare – per il sindaco Capecchi -. Una struttura inusuale, realizzata con la collaborazione di tutto il paese. In ogni frazione dovremmo avere un luogo come questo, dove poter stare insieme. Noi come comune gli abbiamo dato la possibilità di realizzare il progetto, ma il lavoro, l’impegno economico lo ha sostenuto l’associazione. Questa è la dimostrazione che le cose si possono fare velocemente e bene quando c’è sinergia tra le istruzioni e i cittadini. È solo un punto di partenza da cui dobbiamo prendere esempio e replicare”.
Nel dare un saluto particolare a don Fabrizio, l’associazione ha voluto omaggiarlo con un quadretto che ritrae il sacerdote. “Lo metterò tra le cose che mi ricordano Marti” ha detto don Fabrizio, che poi ha augurato: “Davvero questo luogo sia un luogo di incontro tra tutte le realtà locali”.
Giuseppe Zagaria