“Bastava un centimetro in più e sarei morto”

6 agosto 2019 | 16:41
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“Bastava un centimetro in più e sarei morto”

“Era già un po’ di tempo che stavano litigando ed erano venuti alle mani. Siccome sono persone che conosco, mi dispiaceva vederle picchiarsi e allora mi sono avvicinato, ho messo la mano sulla spalla a uno dei due dicendogli: Via non litigate. Appena questo si è sentito toccare, mi ha sferrato una coltellata al costato”.

E’ questo il racconto di Nicola Lanfri, 53enne che nella serata di lunedì 5 agosto è finito in ospedale al San Giuseppe di Empoli con una coltellata al costato (Lite finisce con una coltellata, uomo di 53 anni in ospedale). “Sul momento non ho capito cosa fosse successo, poi ho visto sgorgare il sangue e sono entrato un un bar in cerca di aiuto e lì hanno chiamato l’ambulanza”. Racconta ancora Lanfri, un po’ scioccato per l’accaduto. “In ospedale, quando mi hanno fatto l’ecografia per vedere se avevo lesioni interne, il medico mi ha detto che sarebbe bastato che la lama fosse arrivata un centimetro più in profondità e nessuno mi avrebbe potuto salvare, perché mi avrebbe tagliato un grosso vaso sanguigno”.
Lanfri quindi, che si è preso la coltellata, non aveva niente a che fare con la discussione che è scoppiata tra i due stranieri, persone conosciute a Ponte a Egola che all’angolo di via Diaz e via Buozzi, davanti all’edicola dove di giorno non è difficile trovare il 53enne, si stavano picchiando e offendendo. Un fatto che ha messo in agitazione un po’ tutta Ponte a Egola nella serata di lunedì. “Quando sono arrivati qui poco prima delle 19 di lunedì sera, stavano già litigando pesantemente, poi si sono fermati qui e la lite è continuata venendo anche alle mani, fino all’epilogo che consociamo – racconta Lanfri che poi aggiunge -. Se non fossi intervenuto, probabilmente si sarebbero accoltellati tra di loro, sono convinto che non volesse ferire me, ma nella foga della lite quando si è sentito toccare sulla spalla prima ha dato la coltellata e poi si è domandato chi fosse”.
I carabinieri sono intervenuti subito e in massa per capire cosa fosse accaduto, fare gli accertamenti dovuti e riportare l’ordine, al momento comunque non sono stati presi provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei confronti dei due stranieri, piuttosto giovani che stavano litigando quando Lanfri è stato ferito visto che le lesioni non sarebbero tali da giustificare un intervento d’ufficio dell’autorità giudiziaria. Questo non toglie che, comunque, vi siano accertamenti in corso soprattutto probabilmente per carpire con quale strumento sia stato ferito Lanfri: se era un coltello vero e proprio o un altro strumento affilato o acuminato.
Nicola Lanfri, a Ponte a Egola lo conoscono un po’ tutti: al momento infatti è disoccupato, spesso passa il suo tempo in piazza Spalletti, tra l’edicola e il parco dove non è difficile incontrarlo in queste sere d’estate anche la sera. Cerca di darsi da fare come può, dando una mano dove c’è bisogno, in passato è stato anche custode del campo sportivo del Leporaia e tutti ne parlano come di una persona mite e sempre disponibile con il prossimo, proprio questa sua bontà d’animo ieri sera lo ha fatto finire in ospedale. (g.m.)