Il ricordo di Dina Boncristiani e la memoria della storia tra i giovani
Linda Fondelli, Chiara Ciomei, Cassandra Modesto, Roberto Squarcini, Gabriele Frassi, Andrea Paroli e Lorenzo Guidi sono 7 giovani del gruppo Fucecchio è libera che ieri venerdì 2 agosto 2019 nel pomeriggio hanno raggiunto la località di Panzalla, nelle vicinanze di San Polo in Chianti, dove 75 anni fa furono uccisi dai nazifascisti i coniugi Dina Boncristiani e Pietro Stefanini.
La moglie, Dina Boncristiani, nata a Fucecchio, è stata definita dal coma
ndante “Gracco” la migliore delle staffette della Sinigaglia, una donna che “non temeva né fascisti né nazisti”. L’amministrazione comunale di Greve in Chianti, rappresentata dall’assessore Simona Forzoni, ha accolto con entusiasmo la presenza dei giovani fucecchiesi che hanno contribuito alla cerimonia con l’interpretazione di liriche di grandi autori come Pavese e Quasimodo, ma anche con citazioni di pensatori quali Primo Levi e Piero Calamandrei e di poeti come Giovanni Capuzzo e Luigia Bimbi.
Fin dal settembre del 1943, dopo l’armistizio tra il governo Badoglio e gli Alleati, la casa dei due coniugi era stata rifugio e luogo di passaggio per molti renitenti, buona parte dei quali avevano poi raggiunto le formazioni partigiane.
Pietro Stefanini, maresciallo dei vigili urbani di Firenze, che si era contraddistinto per posizioni antifasciste già all’inizio del Ventennio, era stato in grado di apportare un contributo tutt’altro che trascurabile agli uomini della “Sinigaglia”, facendo arrivare informazioni e notizie dalla città, da dove poteva andare e venire agevolmente grazie alla divisa ed alla motocicletta di servizio.
Il vicesindaco di Fucecchio Emma Donnini ha concluso gli interventi delle ragazze e dei ragazzi citando l’ex sindaco Mario Corona con le sue parole che invitano tutti a ricordare ciò che è accaduto nel passato. Ricordare è un dovere civile da cui nessuno può sentirsi esonerato. “E’ compito della politica – ha detto la vicesindaco – trovare modalità per trasmettere ai giovani il valore della memoria attraverso l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione e di nuovi simboli. Ecco perché proprio oggi, qui a Panzalla, i ragazzi indossano per la prima volta le magliette del gruppo a partire dal logo che i ragazzi stessi hanno progettato per poi diventare, nelle mani del professionista Claudio Buglioni, quello che oggi vedete.” Gli interventi sono stati conclusi da Luigi Remaschi presidente della sezione Ferruzzi dell’ANPI di Bagno a Ripoli. Visibilmente commosso invece era durante la cerimonia Raffaello Ferrini, nipote di Dina Boncristiani, nel vedere le ragazze e i ragazzi venuti da Fucecchio.
Un’operazione di memoria storica oggi più che mai importante vista la difficoltà che incontrano le nuove generazioni nello studio e sopratutto nella comprensione della storia sia contmporanea , che moderna e antica, oltre la sequenza di dati e fatti utili alk risultato scolastico ma non sufficienti a poter dire di conoscere la Storia.