





“La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato, a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti”. Questa è la citazione di Mark Victor Hensen scelta dai ragazzi delle classi terze dell’istituto Giosuè Carducci di Santa Maria a Monte per veicolare il loro messaggio: riciclare bene si può e conviene. Un progetto nato dalla collaborazione tra più istituti, nell’ambito della ValVal, Valutazione Valdera, e che ha visto protagonisti i ragazzi impegnarsi su più temi. Vista la buona riuscita del progetto, il comune di Santa Maria a Monte ha deciso di farlo suo e di farlo presentare ai ragazzi ieri 13 luglio con uno stand nella festa Bimbi in borgo.
Il tema dei rifiuti è stato quello scelto dai ragazzi di Santa Maria a Monte che, autonomamente, hanno realizzato depliant, rifiutari e video di informazione e sensibilizzazione. Nel loro piccolo hanno deciso di darsi da fare per diffondere la cultura del riciclo e insegnare a grandi e piccoli come si fa la raccolta differenziata. “Ci siamo divisi in gruppi – ha spiegato Gianluca Coppola, uno dei presenti – e in tutto abbiamo fatto un libro per aiutare i bambini ad imparare a riciclare, un rifiutario per gli adulti che segue quello della Geofor, un depliant, foto, interviste e una presentazione power point. Nel rifiutario in ordine alfabetico – continua Coppola – sono indicati anche tutti i centri di smaltimento”. Insieme a lui, ad indossare la maglia con la scritta “rifiuti zero” c’erano anche i compagni Aurora Bernardini, Jessica Porciello e Gabriele Beconcini nonché gli insegnanti di riferimento. “Noi siamo soddisfatti – ha commentato Sonia Baccelli, la coordinatrice del progetto –. Abbiamo chiesto ai ragazzi di elaborare qualcosa durante le vacanze di pasqua e i risultati sono davvero notevoli. Si tratta di un progetto interdisciplinare e i ragazzi hanno dimostrato di essere capaci e di sapersi autogestire”. Soddisfazione anche da parte della vicepreside, Patrizia Polidori: “Un progetto che nasce dalla Valdera e poi si sviluppa sul nostro territorio – ha commentato –. Una collaborazione esterna che poi porta benefici all’interno del comune”. Infatti, l’amministrazione ha subito fatto proprio il progetto, apprezzandone l’immediatezza e la capacità di veicolare messaggi come solo i ragazzi sanno fare. Una comunicazione smart, fatta per punti, tanto immediata quanto efficace, con cui i ragazzi hanno individuato i 10 comandamenti per fare una buona raccolta. Chissà che una comunicazione di questo tipo non riesca ad arrivare meglio e quindi favorire una raccolta migliore.
Giuseppe Zagaria