
Polo scolastico di San Miniato, prosegue lo scontro. Sull’argomento, a nome del comitato polo scolastico San Miniato, interviene Raffaella Mallamaci che attacca le decisioni assunte dalla provincia di Pisa e dal Comune di San Miniato in merito al liceo Marconi. In primis “l’acquisto per 7 milioni e 500mila euro dell’immobile per il liceo a San Donato che dopo solo 8 anni è stato dichiarato inagibile”. Il comitato chiede ai due enti un incontro per discutere sull’argomento.
“Sono state inviate al comune di San Miniato, e per conoscenza alla provincia di Pisa, le firme raccolte a sostegno del comitato polo scolastico San Miniato. Con l’occasione abbiamo voluto anche porre l’attenzione su alcuni fatti che ad oggi risultano in contrasto con le decisioni assunte dalla provincia di Pisa e dal comune di San Miniato in merito al liceo Marconi: l’acquisto per 7 milioni e 500mila euro dell’immobile per il liceo a San Donato che dopo solo 8 anni è stato dichiarato inagibile. Gli studi commissionati dal Comune per la ricerca di un nuovo sito dove poter costruire ex novo il liceo si sono rivelati inesatti. E’ stata individuata idonea un’area che nella verifica dei fatti ha presentato problemi idrogeologici ed archeologici, con conseguente dispendio di denaro pubblico circa sopralluoghi e verifiche. Per 8 anni si è parlato di ripristino del polo scolastico in via Catena, ribadito e messo nel programma elettorale e poi improvvisamente si è deciso che non poteva più essere ripristinato adducendo studi che sono stati smentiti nei fatti. Il decreto del ministero delle infrastrutture del 17 gennaio 2018 le nuove norme tecniche per le costruzioni Ntc 2018 e gli edifici scolastici rivede i criteri per l’adeguamento sismico degli edifici esistenti in vigore nel 2008, nell’ottica di portare a 0 il consumo di suolo. Testualmente: rispetto alle Norme Tecniche del 2008 il testo è stato parzialmente rivisto, integrato ed aggiornato nei contenuti specifici, sia in relazione all’evoluzione tecnico-scientifica del settore delle costruzioni sia a seguito dell’aggiornamento della normativa comunitaria in materia di prodotti da costruzione, nonché nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione delle norme nazionali con i documenti normativi europei, fra cui gli Eurocodici. La sicurezza strutturale degli edifici, e quindi la pubblica incolumità, è uno dei temi cardine su cui sarà posta altissima attenzione nelle nuove costruzioni, con regole in generale molto stringenti, ma più flessibili negli edifici esistenti. Il grosso nodo rimane, infatti, il “costruito” poiché sono urgenti le richieste di riqualificazione in chiave antisismica dell’edificato; richieste coerenti con il concetto di ‘consumo di suolo zero’ e con il ‘recupero di aree degradate’ per innalzarne il livello di vivibilità. Tra le novità delle Ntc 2018, l’esatta individuazione degli indici minimi di vulnerabilità sismica che dovranno essere raggiunti in caso di ‘miglioramento’ (riservato agli immobili storici) o di ‘adeguamento’ degli edifici scolastici esistenti, pari rispettivamente ai valori di 0,6 e 0,8“.
Il comitato chiede un confronto: “Alla luce di quanto detto – concludono – abbiamo chiesto un incontro al fine di poterci serenamente confrontare sull’argomento di cui all’oggetto”.