“Giorni di silenzio e preghiera”, Cossan dopo le violenze

17 giugno 2019 | 12:00
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“Giorni di silenzio e preghiera”, Cossan dopo le violenze

Silenzio e preghiera. Ma anche giustizia. Sono queste le parole che oggi 17 giugno, a 3 giorni dal blitz della polizia di Stato nell’associazione culturale islamica che ha portato all’arresto di due persone per violenze sui minori (Santa Croce, arrestati 2 ’maestri’ dell’associazione culturale islamica – Foto), l’associazione dei senegalesi di Santa Croce sull’Arno Cossan Vettori si sente di pronunciare.

Lo fa per le richieste che arrivano da ogni parte e lo fa perché costretto a ricordare di nuovo che l’Islam non è questo. Questa, semmai, è una devianza che chi è nato nel Paese modello di convivenza pacifica tra religioni che è il Senegal non può sopportare. In questi giorni, spiega il direttivo dell’associazione Cossan di Santa Croce sull’Arno, “La comunità senegalese di Santa Croce si é ritirata in un profondo silenzio per raccogliersi in preghiera. Il nostro primo pensiero va alle vittime di questa incresciosa faccenda, in particolare ai bambini e alle loro famiglie. La violenza, qualunque essa sia anche psicologica non fa parte della nostra cultura, per cui la condanniamo vivamente. Ci auguriamo che tutta la luce venga fatta sull’episodio e che la giustizia faccia il suo corso nel più breve tempo possibile”. 
Un episodio, quello della violenza sui bambini, che riporta a quello della scuola Carducci come ricorda Cossan. Anche allora tra le presunte vittime c’erano anche bambini stranieri. “I nostri bambini”, dice Cossan, ma che in una comunità a colori come è quella di Santa Croce sull’Arno, sono i bambini di tutti. (E.ven)