





“Stasera siamo qui in tanti ma spesso ci troviamo a parlare qui da soli. Credo che partecipare ai consigli comunali sia davvero importante, quindi spero di vedervi sempre numerosi”. Lo ha detto la sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda chiudendo il primo consiglio comunale del suo secondo mandato.
Un consiglio in cui si sono delineati i gruppi ed è stata presentata la giunta (Santa Croce, un assessore di Staffoli nella giunta Deidda). E anche un consiglio che è il primo utile a comunicare una variazione di giunta al bilancio per ripristinare il Museo della Conceria dopo i danni dei vandali (I vandali tornano al Museo della Conceria). In opposizione, il gruppo consiliare Per un’aaltra Santa Croce è costituito dal capogruppo Alessandro Lambertucci, dal capogruppo supplente Marco Rusconi e dai consiglieri Vincenzo Oliveri, Benedetta Cicala e Valentina Fanella.
Il saluto di Giulia Deidda
“Cari consiglieri, cari colleghi di giunta, cari cittadini, che ringrazio per essere intervenuti così numerosi a questo primo consiglio comunale, una seduta importante, dove si ufficializza il mio ruolo di Sindaco fino al 2024 e dove si rinnova il mio impegno ad amministrare e rappresentare la comunità di Santa Croce sull’Arno, un ruolo che svolgerò al meglio delle mie capacità con energia, dedizione e passione. Ho appena giurato sulla Costituzione, la nostra legge per eccellenza, la carta di identità che ci riconosce come cittadini italiani e I cui valori mi guideranno in questi futuri cinque anni così come è stato in quelli trascorsi.
Ogni donna e ogni uomo, nella vita quotidiana o nei momenti più solenni, vive una contraddizione, una lotta. Ed è il contrasto tra la razionalità e il sentimento.
Questo contrasto può far soffrire, può farci restare impantanati.
Oppure da questo contrasto può nascere una tensione che porta a qualcos’altro.
Chi vince, di solito? La mente o il cuore?
Non c’è una risposta giusta, perché – come spesso accade – dipende. Conosco persone che non avrebbero dubbi nel rispondere “La mente”, così come ne conosco altre che non avrebbero dubbi nel rispondere “Il cuore”. Ma per tutti noi, sempre, dipende.
Dipende per gli imprenditori, che scelgono di seguire un’idea, un’intuizione, ma devono fare i conti con le tasse, con i costi, con le risorse e le infrastrutture.
Dipende per un genitore, che ama suo figlio e vuole che cresca forte e ben educato.
Dipende per uno studente, che vorrebbe trascorrere più tempo sui libri che più ama e saltare quegli esercizi che proprio non ha voglia di fare.
Dipende per un artista, che deve scegliere se accettare quel lavoro ben pagato o seguire quel progetto più difficile, ma più affascinante.
Dipende anche per noi amministratori. Dipende anche per le Istituzioni. Dipende anche per noi, che oggi, per la prima volta in questa legislatura, ci sediamo
in consiglio comunale, e componiamo un collettivo che rappresenta tutta Santa Croce e lo farà per i prossimi cinque anni.
Avremo desideri, avremo visioni, avremo speranze. E avremo conti, numeri, risultati. Dovremo trasformare tutto questo, di volta in volta, in una occasione di crescita per Santa Croce sull’Arno.
Questo è il mio secondo mandato come Sindaco di Santa Croce.
Sento di avere una responsabilità grande. Anzi, sono consapevole della responsabilità che mi è stata affidata dai cittadini santacrocesi il 26 maggio 2019:
ridisegnare i tempi e gli spazi della nostra città, riorganizzarla, prepararla ad un futuro che non ci farà sconti, ma saprà fiorire dove troverà un terreno fertile. Abbiamo un programma ambizioso da rispettare, e avremo occasione di affrontare ogni nostra singola proposta qui in consiglio.
Ma io oggi, in questa prima seduta, voglio appellarmi a tutti voi perché le nostre differenze possano diventare il più possibile occasione di crescita per Santa
Croce sull’Arno.
Sul securitarismo non troveremo grandi punti d’incontro, ma sulla collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per la sicurezza sì.
Di tagli alla cultura non sono disposta a ragionare, ma di efficientamento delle spese pubbliche sì, a partire dalla nostra illuminazione.
La politica nazionale entra ed esce dalle nostre stanze, lasciando a volte delle belle possibilità e altre volte delle amarezze. Cercheremo di valorizzare le prime e affronteremo le seconde.
Lo dobbiamo al nostro mondo, che è soprattutto un mondo di lavoratori e lavoratrici, con le loro famiglie, le loro associazioni, i loro figli, i loro anziani.
Lo dobbiamo a un mondo che nonostante la crisi sta continuando a fare grandi risultati, a un mondo che guarda alle Istituzioni che ha più vicino, perchéil Comune è il primo interlocutore istituzionale per i cittadini, per le famiglie e per le associazioni e le imprese, e si aspetta ascolto, comprensione, e risposte.
Noi tutti dobbiamo a Santa Croce sull’Arno questo impegno.
E io, dopo cinque anni in cui ho avuto l’occasione di imparare molto, sono pronta ad avviare una stagione di solidità e fierezza. Spero di trovare ognuno di voi, nel suo ruolo, a dare il suo contributo migliore per arrivarci.
A volte saremo e sarete la mente, altre volte saremo e sarete il cuore. A volte staremo dalla parte dei sentimenti, e altre volte dalla parte della razionalità.
L’importante è continuare a far parlare questi due aspetti di noi, l’importante è coltivare il confronto, il rispetto, perché quelle Istituzioni che a volte sono guardate con sospetto, siamo proprio noi.
Buon lavoro alla giunta, ai consiglieri e in particolar modo a Camilla Martini, Giovanni Golfarini, Benedetta Cicala che sono i più giovani. A voi dedico una delle citazioni più famose, ma anche una delle più rivoluzionarie (e compie 100 anni quest’anno!).
“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza” (Antonio Gramsci, sul primo numero di L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919).
L’intervento del capogruppo di minoranza Alessandro Lambertucci
Signor Sindaco, Signori della Giunta e colleghi Consiglieri,
dopo i doverosi auguri che rivolgo a tutti gli eletti e soprattutto ai neoeletti, consentitemi di porgere un sentito ringraziamento personale, e a nome del gruppo consiliare da me rappresentato, a tutti gli elettori che con il loro voto hanno dato vita, nella nostra comunità, a quell’esercizio irrinunciabile e sacro di Democrazia garantito costituzionalmente.
Svolgere il ruolo di consigliere in quest’aula ed esercitarlo in questo preciso momento storico, da capogruppo, mi onora e responsabilizza poiché considero detto incarico fondamentale per garantire una buona azione di governo nell’interesse di tutti i cittadini.
Ammetterà caro Signor Sindaco che l’esiguo divario fra la nostra e la Sua coalizione fotografa una Comunità divisa in due parti numericamente equivalenti. Non vi è stata alcuna “sonante vittoria” e di conseguenza alcuna debacle. Questo fatto, inequivocabile, dovrebbe indurre qualche Suo consigliere a maggior prudenza e Lei, signor Sindaco a considerare che, forse, l’idea che ha Lei “di una Santa Croce più bella e più giusta” non è identico a quello che hanno la metà dei santacrocesi.
Questa risicata differenza sia di monito a Lei, alla Sua Giunta e alla sua maggioranza perché si amministri meglio questo paese rispetto a quanto fin ad oggi fatto. E che serva a noi per dare garanzia di un’opposizione solida, costruttiva ed attenta.
Che serva a far si che la Vostra azione non sia mai di parte, come in passato è successo.
Lei è il Sindaco di tutti e non solo di una parte politica. Non se lo dimentichi mai!
Noi a questa responsabilità la richiameremo in maniera netta e non le faremo sconti affinché le istanze dei cittadini, di tutti i cittadini, trovino risposte adeguate e pronte e perché gli interessi di una parte politica non prevarichino quelli di una intera Comunità.
Abbiamo apprezzato che in campagna elettorale abbiate riconosciuto la necessità di garantire una maggior sicurezza anche attraverso l’installazione di telecamere nel centro cittadino. Ci siamo trovati concordi nella necessità di garantire un maggior decoro urbano che più e più volte era stata denunciato con forza senza che vi fosse, da parte vostra, iniziativa alcuna.
Vi siete espressi a favore di politiche di rigenerazione urbana (anche se ancora non abbiamo compreso quali) tese a recuperare le vecchie concerie dismesse ormai trasformate in ruderi che una politica urbanistica miope ha contribuito a generare e verso cui non è stata fornita alcuna risposta adeguata e alcuna ipotesi di recupero.
Ci ha fatto piacere sentire che avete parlato di sostenibilità ambientale, di uno sviluppo della frazione di Staffoli e del rilancio di un volano turistico e naturalistico delle Cerbaie.
Avete altresì promesso un acquapark e un parco avventura. Bene… meglio tardi che mai!
La domanda che però ci siamo fatti, e con noi la metà dei santacrocesi, a fronte dell’esperienza dei 5 anni trascorsi, è se queste risulteranno vane promesse elettorali o se diverranno scelte tangibili.
Ecco, noi vigileremo affinché tutte queste promesse che avete fatto ai cittadini possano trovare la giusta risposta ed una realizzazione concreta.
Noi crediamo che l’opposizione sia una delle funzioni tipiche della democrazia, una funzione piena di dignità.
Si può fare votando pregiudizialmente contro tutto e tutti o viceversa essere forza di opposizione seria e responsabile votando a favore dei provvedimenti condivisi, senza rinunciare al proprio ruolo di opposizione.
Intendiamo interpretare la funzione che il risultato elettorale ci ha consegnato con grande serietà e nel pieno rispetto dei ruoli. A questo richiamiamo anche qualche consigliere neoeletto tranquillizzandolo circa la “democraticità” del nostro agire e invitandolo a evitare “lezioncine” che uno studio approfondito della storia rischierebbe di rimandare al mittente.
Saremo opposizione seria e responsabile, propositiva e costruttiva e mai spinta da ideologie o logiche di partito. Vi chiediamo quindi di non alzare mai, all’interno di quest’aula, barricate ideologiche affinché non dobbiate rinunciare alla nostra funzione di stimolo e correzione.
Funzione che dovrete imparare a utilizzare e rispettare. Non vi sarà difficile proporvi con uno slancio nuovo se non commetterete gli errori fatti in passato allorquando si rispondeva alle critiche, a qualunque critica, con supponenza invece di considerare la parte propositiva e costruttiva che vi è in una critica fondata.
Certo questo compito vi sarebbe stato reso più semplice se aveste mantenuto fede a quanto più volte sbandierato in campagna elettorale: quello di essere una lista civica. Purtroppo, quanto avevamo affermato in campagna elettorale si è puntualmente verificato.
Il finto civismo, dietro il quale vi siete celati per tutta la campagna elettorale, questa sera viene finalmente smascherato. In questo Consiglio troviamo infatti il gruppo del Pd e quello di Sinistra Santa Croce. Ma perché nascondersi facendosi beffe di qualche elettore? Perché non avere il coraggio di affermare con chiarezza chi eravate? E ancora…
Il cambio di Vice Sindaco, e sia ben chiaro che non discutiamo della qualità e del valore delle persone o della bontà delle scelte, sappiamo tutti rispondere a logiche “partitiche” e correntizie interne al PD. Equilibri interni, vecchie liturgie. Circostanza resa ancora più palese sig. Sindaco dal suo affannarsi a chiarire, senza che nessuno le dicesse nulla, che si trattava di “esigenze personali”.
Suvvia…non creda i santacrocesi così ingenui. Excusatio non petita, accusatio manifesta.
Ci auguriamo che gli “ordini” impartiti da diktat di partito si fermino qui perché Santa Croce necessita di “buona amministrazione” e non certo di giochetti correntizi. Ricordatevi che la nostra funzione, quella di opposizione, è cruciale e la sconfitta numerica non si può mai tradurre in una sconfitta di un ruolo politico, perché la nostra voce e la nostra presenza sono la garanzia, anche per Voi, di libertà democratica.
Ma ancora di più: l’opposizione politica è depositaria della certezza che l’alternanza democratica non è un’utopia.
Mi auguro poi, sempre in discontinuità con il passato, che nessun tema nazionale venga utilizzato per mortificare il nostro operato dal momento che siamo tutti seduti nella casa dei santacrocesi non perchè i nostri capipartito nazionali ce lo hanno indicato o imposto ma perchè amiamo in egual misura Santa Croce e perché rappresentiamo fasce consistenti e significative di popolazione. Noi come Voi.
Ci siamo confrontati su programmi che hanno riguardato il miglioramento della nostra città e siamo stati eletti con voto democratico dai cittadini; gli unici verso i quali siamo chiamati a rispondere del nostro operato.
Lei Signor Sindaco, sa benissimo che sono stato tra i primi a congratularmi con Lei e riconosco che, alla proclamazione della Sua nomina, la sala gremita dei Suoi sostenitori mi ha tributato un lungo applauso che, confesso, ho apprezzato e mi ha anche commosso. Ecco questo è il clima di profondo rispetto che vogliamo vedere anche in quest’aula e nel paese.
Lo dico con forza perché non sempre, nei giorni successivi abbiamo assistito ad un clima positivo e qualcuno ha confuso la dialettica politica con quella da “ultras” allo stadio.
Mi permetto di ricordare che il suffragio contiene due diritti: quello di formare una maggioranza (i voti si contano) e quello di essere rappresentati (i voti si traducono in seggi). Il secondo non è meno importante del primo perché questo consesso, per godere di una legittimità non solo formale, deve essere in grado di riflettere il maggior numero delle componenti ideali della società, anche quelle che non hanno vinto.
Scevri da condizionamenti ideologici e con un atteggiamento “liberale” non saremo mai contrari a priori a tutte le proposte che verranno da chi ha l’onere di amministrare. Dovrete però essere consapevoli che convergeremo e saremo collaborativi nelle decisioni quando saremo convinti e d’accordo nella loro bontà per il benessere e lo sviluppo di Santa Croce mentre bocceremo qualsiasi decisione quando le Vostre proposte non ci convinceranno e non porteranno vantaggi e benefici per la nostra città. E lo diremo a gran voce portando la dovuta informazione ai cittadini.
Per farvi un esempio concreto, non abbiamo gradito che fosse da voi messo a sorpresa, all’ordine del giorno di questa prima seduta del nuovo consiglio comunale, la comunicazione della deliberazione di Giunta Comunale n. 74 del 4.4.2019 avente per oggetto il prelevamento dal fondo di riserva ordinario per far fronte in via d’urgenza alla sostituzione al Museo del Cuoio di 9 vetri, di un idrante e dell’impianto di rilevazione funi vandalizzati oltre alla pulizia generale per una spesa di Euro 8.320,00.
Il regolamento di contabilità del nostro comune, che all’art. 57 recita “Variazioni di competenza della Giunta Comunale e variazioni al piano esecutivo di gestione”, prevede che queste variazioni di bilancio adottate dalla Giunta Comunale siano comunicate al Consiglio Comunale con cadenza trimestrale e nella prima seduta utile. Ora la prima seduta utile sarebbe stata quella del 9 maggio 2019 ma non risulta che lo abbiate fatto. Certo, potrete ora giustificarvi dicendo che avreste comunque potuto farlo entro il trimestre di riferimento, ma noi crediamo che la vera ragione per la quale non lo avete comunicato alla prima seduta utile di maggio sta nel fatto che, sicuramente, ricordare ai consiglieri di allora e ai cittadini questo intervento sul patrimonio pubblico vandalizzato vi avrebbe attirato contro -, in piena campagna elettorale dove si discuteva di questi temi del decoro, della sicurezza e di istallare le telecamere, – molte critiche che non vi avrebbero certo giovato nella ricerca di consensi.
Quindi, per il futuro ci auguriamo che tali iniziative non vengano da Voi utilizzate strumentalmente solo per Vostra momentanea convenienza ma vogliate informare tempestivamente e maggiormente la cittadinanza e ci auguriamo, da quì in avanti, che vogliate creare un clima di collaborazione nel rispetto delle rispettive prerogative e nell’esclusivo interesse della nostra città.
Grazie e buon lavoro a tutti!