Inizia con un viaggio nel passato la domenica del Palio dei barchini. Dalle 10 di questa mattina 9 giugno, le strade di Castelfranco di Sotto sono state invase da centinaia di figuranti, chiamati a rappresentare quattro momenti della storia del paese. Un lungo corteggio che dal ponte sull’Arno arriva fino in piazza XX settembre, passando per due volte dalla “croce” medievale del paese e toccando le quattro porte che ancora portano i nomi delle contrade.
Ciascun rione sfila con i propri musici, sbandieratori, dame e portacolori, seguiti dalla rappresentazione dei quattro temi che le contrade hanno “pescato” dalle cronache di Castelfranco. Ad aprire il corteo è San Martino in Catiana (campione in carica), che ha voluto portare in sfilata la vita e l’attività del pittore castelfranchese Antonio Puccinelli, nato nel 1822, considerato uno dei precursori dei macchiaioli toscani e chiamato appunto “il Castelfranco” negli ambienti artistici fiorentini. A seguire San Bartolomeo a Paterno, che ha scelto di rappresentare l’ampliamento del cimitero di Castelfranco a metà ‘800, nell’attuale sede di via Usciana, quando il Comune decise che il vecchio “campo dei Pini” all’interno dell’Orto di San Matteo non era più in grado di sopperire alle necessità del paese. I rossoblù hanno quindi rappresentato la trattativa per l’acquisto dei terreni dalla famiglia Guerrazzi, seguiti dai lavori di costruzione, dall’inaugurazione e infine dal primo funerale. Terza contrada a sfilare, i gialloneri di San Michele in Caprugnana hanno fatto un salto al 1932, quando la Regina Elena, moglie del re Vittorio Emanuele III, si recò a Santa Croce per inaugurare un asilo a lei intitolato (l’attuale De Amicis). In quell’occasione i castelfranchesi chiesero e ottennero una sosta anche nel loro paese: intorno alle 10, fra due ali di folla, l’auto della sovrana si fermò di fronte a Porta Catiana per un saluto alle autorità e un breve rinfresco. È andata indietro fino al 1600, invece, la sfilata di San Pietro a Vigesimo, che quest’anno ha deciso di rappresentare la nascita del cosiddetto asilo delle scuole, l’attuale scuola dell’infanzia Giovanni XXIII, fondato nel 1690 per volontà di un gruppo di ragazze come istituto di assistenza per bambini poveri.
I premi
San Bartolomeo vince il premio per la miglior sfilata storica. Tutte le contrade, però, si aggiudicano un premio: a San Pietro il premio per il miglior personaggio, Roberto Martini nelle vesti del mendicante. A San Martino il premio per la migliore dama con Alessia De Felice, mentre a San Michele quello per la migliore coppia con Veronica Coppolaro e Luca Gianfortone. Premiata anche la piccola Giulia Paterlini della scuola media Leonardo Da Vinci, vincitrice del primo concorso per il manifesto del palio. A lei l’associazione palio ha consegnato un assegno simbolico destinato alla scuola per l’acquisto di materiale didattico.
Giacomo Pelfer