





Che sia un amante del bello ormai è chiaro. Ma più che di Vittoria Lapolla di San Miniato, Vittorio Sgarbi si è “innamorato” della sua arte, tanto da sceglierla insieme ad altri 99, tra mille artisti che hanno partecipato al concorso per artisti contemporanei I mille di Sgarbi. I magnifici 100, il critico d’arte più famoso d’Italia, li ha scelti personalmente e li ha presentati al pubblico in una mostra collettiva che resterà a Cervia, al Museo del Sale, fino al 9 giugno. “Un’arte pungente quasi quanto me”, ha detto Sgarbi quando si è punto con un’opera di Vittoria realizzata con materiali di recupero che doveva estrarre da una borsa.
“Ho deciso – racconta Vittoria – di fargli un regalo durante l’inaugurazione: una lampada scultura che ho chiamato Eden realizzata con una gamba di tavolino a forma di serpente, la lingua fatta da una cerniera, occhi e denti con fibbie gioiello da me modificate (con la quale lui si è punto, toccando i denti appuntiti) e un fiore composto da coppe di reggiseno e cerniere”. Il “pungente” video è stato pubblicato sulle pagine social di Sgarbi. (continua a leggere dopo il video) {youtube}f_3jucItpMA{/youtube}
“La mostra – ha detto Sgarbi all’inaugurazione – vuole essere una fotografia sullo stato dell’arte contemporanea in Italia, con la finalità di far conoscere il lavoro degli artisti che vivono e creano sul territorio italiano”. A colpire Sgarbi sono state le opere di Vittoria Lapolla Omaggio a Rosso Fiorentino e la Donna Pia e San Giuseppe del quadro la deposizione della croce, realizzate nel 2014 con fili elettrici e tasti di vecchie tastiere.