Capanne: “Troviamo i barrocci e facciamo il Palio”

4 giugno 2019 | 20:14
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Capanne: “Troviamo i barrocci e facciamo il Palio”
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Capanne: “Troviamo i barrocci e facciamo il Palio”
Capanne: “Troviamo i barrocci e facciamo il Palio”
Capanne: “Troviamo i barrocci e facciamo il Palio”

Gli è servito un po’ di tempo per capire. E poi un po’ di tempo per riuscire a raccontare. Perché i Barrocciai di Capanne, quella domenica 12 maggio, erano certi che avrebbero corso il Palio (Palio dei barrocci di Capanne: giallo sulla prima edizione). Anche se dai giorni prima, almeno così raccontano, avevano chiesto di vedere quei barrocci che però non erano mai del tutto pronti.

Una vicenda surreale davvero quella che ha scosso Capanne e che ieri sera (4 giugno) ha portato in teatro tantissima gente, curiosa di capire cosa non ha funzionato. Sul palco, tra quelli che dovevano spiegare e rispondere, non c’era Francesco Centi. “Noi lo abbiamo chiamato – spiegano – e gli abbiamo chiesto di venire stasera. Eravamo pronti a un confronto con lui davanti a voi ma lui non è venuto. Noi abbiamo voluto metterci la faccia perché chi non fa mai niente non sbaglia niente. Se avessimo saputo che i barrocci non esistevano, secondo voi quella domenica saremmo rimasti tutto il pomeriggio qui in paese?”.
Perché ai più non è ancora chiaro cosa sia realmente successo quel giorno, come i giorni prima e quelli immediatamente dopo e le domande della gente sono tante. “Abbiamo sicuramente sbagliato a fidarci di questa persona – è l’esordio in teatro -. Adesso ci stiamo muovendo per trovare altri barrocci, però abbiamo deciso di non agire per vie legali perché lui ne sta già rispondendo con i carabinieri. C’è stata ingenuità e inesperienza da parte nostra. Abbiamo affidato a lui un compito, lui si è sempre preso l’impegno di tante cose e le ha sempre portate a termine, fino a quello che è successo il giorno del Palio. Più volte gli abbiamo chiesto di vedere i barrocci ma le sue risposte erano evasive. La prima settimana non abbiamo voluto dire niente perché prima abbiamo creduto alla storia del vigile, poi del capannone, poi ci siamo resi conto di essere stati presi in giro. Se siamo qui oggi è perché voi, in modo più o meno garbato, ci avete chiesto di intervenire, di farci vedere e di metterci la faccia”.
Facile, con il senno di poi, vedere quei segnali che qualcosa non andava, tanto che le domande dalla platea sottolineano che il sabato prima del Palio “avrebbe dovuto esserci anche la benedizione che all’ultimo è saltata. Ma com’è possibile – chiede una donna dal pubblico – che a quel punto non vi siano venuti dei dubbi”. Qualcuno difende i ragazzi e la tutto sommato giovane associazione Barrocciai, che avrebbe dovuto correre il suo primo palio. “Un peccato di ingenuità”, continuano a chiamarlo i consiglieri dell’associazione, sottolineando che “Se questa situazione è paradossale per voi lo è altrettanto per noi, perché siamo noi i primi ad essere stati presi in giro”. E “Se vedete Centi chiedetegli voi perché ha fatto questo, noi non lo sappiamo”.
Alla fine, del resto, quello che sfugge ai capannesi è proprio il perché: capire per quale strano motivo Centi avrebbe dovuto disattendere l’impegno che si era preso, per giunta proprio il più importante, nascondendo la verità agli altri membri dell’associazione. Senza dimenticare la questione dei soldi, che certo non basta a spiegare le ragioni di quello che è successo. La cifra stanziata per l’acquisto dei barrocci, infatti, era di 1600 euro in tutto. Soldi che l’associazione avrebbe affidato nelle mani di Centi, “ma che lui ha restituito”, si affretta a precisare uno dei ragazzi dell’associazione. “Gli altri soldi raccolti nelle cene e nelle case – precisano – sono sempre sul conto dell’associazione. È stata pagata l’assicurazione per il giorno del Palio, sono stati pagati gli artisti di strada, è stato pagato tutto. Questo è assurdo. Comunque si può stare fino a domattina ma il perché noi non lo sappiamo”. “In questo momento – spiegano ancora dal palco – la nostra priorità è reperire i barrocci e arrivare a fare il palio prima possibile”.
Un Palio che al momento non ha ancora una data possibile, anche perché la ricerca dei barrocci si sarebbe rivelata più difficoltosa del previsto. “Stiamo valutando l’ipotesi del noleggio – proseguono i ragazzi dell’associazione – ma abbiamo chiesto anche dei preventivi ad un’azienda di Bagno a Ripoli. Non è facile perché in Italia non si fabbricano più. Centi si era informato in Romania ma far arrivare quattro barrocci fino a qua non è semplice”. (g.p.)