Corsi, un faro per la rocca e una piazza a Ugo Giubbi

24 maggio 2019 | 17:24
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Corsi, un faro per la rocca e una piazza a Ugo Giubbi

Anticamente, secondo alcuni studiosi un faro c’era e serviva a comunicare con altre torri del circondario come ad esempio quelle della lucchesia in caso di pericolo, poi la storia ne fece perdere la necessità e così alla fine degli anni ’30 del secolo scorso il faro assunse funzione commemorativa per i caduti per fatti bellici. Carlo Corsi da buon samminiatese del centro non ha perso la cultura storica del proprio luogo e così lancia una proposta: riportare un faro sulla cima della rocca.

“Nella mia volontà di rilanciare il centro storico di San Miniato – dice Corsi candidato nella lista di Forza Italia -, mettendo al primo posto i residenti, ho raccolto un diffuso interesse per riportare il faro sopra la torre di Federico II, che era stato posto nel 1928 a perenne memoria di tutte le vittime delle guerre. Se verrò eletto, mi impegnerò affinché il faro – che è anche segno di identità dei samminiatesi e che anche in un recente passato un comitato aveva cercato di rilanciare – venga riportato sulla Rocca. Sarebbe importante che venisse riacceso anche solo in alcune circostanze particolari”.
“Un’altra idea che intendo concretizzare – spiega ancora Corsi – è quella di intitolare una via o una piazza a monsignor Ugo Giubbi (1886-1946), vescovo della diocesi di San Miniato dal 1928, che morì dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita nel dolore per la maldicenza di essere stato complice nella strage del Duomo del 22 luglio del ’44 (55 vittime), strage che venne addebitata ai tedeschi in ritirata e che invece la ricerca storica e sentenze hanno stabilito essere stata provocata accidentalmente da una batteria del 337esimo battaglione dell’artiglieria campale americana, piazzata fra Bucciano e Montebicchieri”.