Una rapina efferata. Messa in atto da 3 giovanissimi di Santa Croce sull’Arno ai danni di 4 coetanei che avevano deciso, insieme a un’altra decina di amici, di ritrovarsi periodicamente in un fondo all’interno del centro storico.
I fatti risalgono al 24 aprile, quando, poco prima di mezzanotte, 3 individui a volto scoperto e armati di un lungo cacciavite, hanno fatt irruzione nel locale dove i giovani si ritrovavano per giocare e guardare film impossessandosi di 400 euro oltre che di oggetti presenti nel locale che i ragazzi avevano in comodato d’uso. I tre rapinatori si sono anche impossessati di un martello e di un trincetto presenti nella stanza e con questi, dopo aver preso soldi e oggetti di valore, hanno ripetutamente minacciato di morte le vittime, inducendole così a non denunciare ai carabinieri l’accaduto. I tre rapinatori, di 22, 20 e 16 anni, sono residenti a Santa Croce. I due maggiorenni erano già noti ai carabinieri, è emerso dagli accertamenti. Il 22enne in particolare per reati contro la persona. L’attività investigativa è partita d’iniziativa da parte dei carabinieri della stazione di Santa Croce, agli ordine del luogotenente Oteri.
I militari, infatti, nonostante non fosse stata sporta denuncia, sono venuti a sapere dell’episodio e hanno quindi convocato le vittime in caserma, attingendo poi anche alle testimonianza degli altri ragazzi, che non erano rimasti vittime della rapina. I giovani, quasi tutti studenti, hanno raccontato i fatti e riconosciuto dalle foto segnalazioni i 3 aggressori. Chiuso il cerchio intorno ai rapinatori e ottenuto dall’autorità giudizia il mandato di cattura, i carabinieri hanno, la notte scorsa, quella tra 22 e 23 maggio, arrestato i 3. L’operazione è resa particolarmente complessa dal punto di vista di vista giudiziario in quanto è servito un coordinamento tra il Gip del tribunale di Pisa e quello del tribunale dei minori, essendo uno dei tre minorenne. Come sottolineato dal comandante della compagnia dei carabinieri di San Miniato, il maggiore Gennaro Riccardi, questo reato si è presentato fin da subito particolarmente odioso perché andava a colpire un gruppo di giovani che aveva deciso di organizzarsi per trascorrere in modo sano il tempo libero.