





L’idea è quella di mettere al centro la persona e di dare agli anziani ospiti di più di quel che avrebbero a casa loro. A partire dalla musico terapia e dalla pet terapy, la cura degli animali, la natura e la bellezza come stimolo. Con questo obiettivo, oggi 14 maggio il direttore Riccardo Novi ha presentato l’ampliamento della casa di riposo di Orentano, della fondazione madonna del Soccorso e il grande parco degli animali (“Parco zoo” alla casa di riposo, “Ogni animale ha una storia”).
“Una struttura – spiega il direttore – immersa nel paesaggio: gli anziani si godono la natura nelle ultime fasi della sua vita. C’è un grande lavoro di equipe per garantire il funzionamento della struttura e l’assistenza”. Presenti stamani (14 maggio) alla presentazione, oltre al direttore Novi, il presidente della Fondazione Madonna del Soccorso monsignor Morello Morelli, l’architetto Fabio Poggetti, la responsabile della struttura Madonna del Rosaio e il vicedirettore della Fondazione Madonna del Soccorso Francesco Dragonetti. Ripartire dall’umano, costruendo una società che si prenda cura di chi ha bisogno come gli anziani: è questo l’obiettivo autentico della Fondazione e di tutti coloro che hanno partecipato ai lavori. Costruiti circa 2mila e 700 metri quadri da maggio 2018 a maggio 2019: “un anno di lavori, da cui togliere le domeniche e i giorni di festa per un totale di circa 270 giorni lavorativi effettivi. Sarebbe come costruire una casa di 100 metri quadri dal niente in 10 giorni al completo di tutti gli arredi esterni ed interni. Nessuno ci ha ostacolato, la burocrazia è andata avanti benissimo” ha spiegato l’architetto Poggetti.
Sono 70 i posti ora disponibili, che diventeranno 80 a struttura completata, ai quali se ne aggiungeranno 18 solo diurni, per chi torna a dormire a casa ma vuole compagnia durante il giorno. Da godersi, per esempio, nel grande parco, nato su terreni completamente abbandonati sui quali ci sono piante donate da un vivaio e animali con storie particolari, tutte diverse, come quelle degli ospiti che dovranno accudirli. Un paio di volte a settimana, per esempio, le caprette vanno nelle camere a visitare gli anziani. Tutti i giorni invece gli ospiti escono a visitare gli animali.
Ad aumentare, saranno anche i posti di lavoro: ai 20 dipendenti nella struttura se ne aggiungeranno altri 25, così da fare della casa di riposo “la prima azienda di Orentano per occupati”, ricorda l’amministrazione comunale. La Fondazione gestisce direttamente i propri servizi dunque si tratta di assuzioni dirette: sono richiesti addetti all’assistenza, infermieri, fisioterapisti, animatori e servizi generali.
Oltre ai servizi obbligatori per legge, è in corso di attivazione nella struttura di Orentano il servizio aggiuntivo “Cresciamo insieme”, che prevede un ampio parco vicino alla struttura residenziale con la presenza di animali, percorsi attrezzati e spazio per l’agricoltura sociale. Il progetto è finalizzato a favorire la personalizzazione della programmazione sociosanitaria, favorire l’introduzione di progettualità innovative e ad incrementare le potenziali attività occupazionali e di animazione. Oltre che ad avere uno spazio a disposizione per la realizzazione di interventi assistiti con gli animali, avere un ampio e curato ambiente naturale quale luogo di svago e relax per gli utenti e per sviluppare percorsi educativi anche in collaborazione con le scuole e le realtà del territorio interessate. La Fondazione ha l’intenzione di avviare anche uno studio e un monitoraggio scientifico dell’influsso benefico e quantificabile, in termini relazionali e sanitari, sul fatto che la presenza e l’interazione con gli animali porta beneficio agli utenti della struttura. L’iniziativa è stata valutata positivamente anche da alcuni membri della Commissione multidisciplinare dell’Asl Toscana centro nel sopralluogo autorizzativo dell’8 maggio scorso. “Il malato – spiega il presidente Morelli – trova con questa struttura la bellezza dell’ambiente e questo è davvero bello. Il consiglio della Fondazione ha svolto un lavoro straordinario nel realizzare questa opera”. Il direttore Novi ha voluto precisare l’aspetto davvero importante di tutta la realizzazione: “Gli anziani – ha detto – vengono sollecitati da ambiente e animali. Questo è un modello che anche le Asl stanno guardando con interesse. Un ringraziamento particolare va indubbiamente al vescovo di San Miniato”.
Tutto questo è stato possibile grazie gioco di squadra, che al privato ha messo vicino il Comune di Castelfranco di Sotto e la Diocesi di San Miniato. La diocesi, infatti, attraverso i fondi dell’8 x Mille, aiuta chi non può permetterselo con la rata un po’ alta. Un contributo del Comune, invece, consente parcheggio e accesso libero al parco a tutti. La struttura è pensata per anziani non autosufficienti e infatti l’età media degli ospiti è di 80 anni, con l’anziano più vecchio che ne ha 99.
Sabato 18 maggio, nel pomeriggio a partire dalle 14, è prevista l’inaugurazione. Il ritrovo sarà nella piazza accanto alla chiesa dedicata a San Lorenzo e sono attesi il cardinale Francesco Coccopalmerio e il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca. Seguirà la celebrazione della S. Messa e l’uscita dalla Chiesa per raggiungere il retro della Rsa dove saranno benedetti i nuovi locali. E sarà possibile accedere al parco animali.
Mirco Baldacci