Un investimento importante per la viabilità di tutto il comprensorio del Cuoio e per Castelfranco di Sotto. La provincia di Pisa e la Regione Toscana dopo le sollecitazioni del Comune infatti hanno deciso di intervenire sulla rotatoria all’incrocio tra via Usciana e la Francesca Bis. Un intervento da 410mila euro che il comune di Castelfranco ha già progettato e in parte finanzierà, nell’ambito dei lavori di realizzazione della ciclopista che andrà a collegare la zona della Cerbaie e il centro storico.
L’attuale impianto semaforico quindi sarà sostituito da una rotatoria rendendo un incrocio fondamentale per la viabilità del territorio più sicuro e scorrevole. Una questione su cui il sindaco Gabriele Toti fin dall’inizio del mandato aveva posto l’attenzione, visto che in passato quell’incrocio era stato teatro di vari incidenti, alcuni anche gravi. Il primo intervento che ottenne Toti dalla Provincia nel 2015 fu quello di far rinnovare interamente l’impianto semaforico per garantire una maggiore sicurezza all’intersezione tra la strada provinciale e la via comunale. Ma l’idea della rotatoria era rimasta un punto fermo dell’amministrazione comunale tanto che alla fine, su mandato del sindaco, l’assessore Federico Grossi con delega all’ambiente e alla mobilità sostenibile aveva seguito la pratica e la progettazione da parte del comune della rotatoria. Una questione annosa la cui soluzione era sempre rimasta complicata perché a chiedere la sistemazione dell’incrocio era il Comune, ma di fatto a dover intervenire era la Provincia di Pisa, competente sulla Francesca bis, nel tratto di Castelfranco di Sotto e Santa Maria a Monte, a Santa Croce invece la competenza è comunale.
L’intuizione di Grossi è stata quella di andare a inserire l’intervento della rotatoria nell’ambito dei lavori per la realizzazione della ciclopista che si svilupperà sul vecchio tracciato di via Usciana per collegare la il centro di Castelfranco di Sotto alle Cerbaie e alla parte di territorio a nord del canale Usciana. Un intervento inserito nei lavori del più ampio progetto regionale della ciclopista dell’Arno. “Il percorso è stato lungo ma alla fine qualcosa abbiamo ottenuto. La provincia di Pisa – spiega Grossi – anche dietro le nostre richieste e mediazioni ha tenuto presente il problema dell’incrocio con la Francesca bis che è una strada provinciale. Alla fine è stato possibile definire un protocollo d’intesa tra i due enti, Provincia e Regione ed è stato approvato il progetto di intervento che è stato presentato nei giorni prima di Pasqua alla Regione Toscana per accedere al bando Sicurezza stradale 2019. Siamo quindi in attesa che la Regione comunichi le graduatorie, con i relativi finanziamenti, ma siamo fiduciosi che il progetto venga approvato essendo l’unico presentato per tutta la Provincia di Pisa”.
“Se tutto va bene – continua Grossi -, il Comune investirà 100mila euro, oltre alle spese per la progettazione (vedi foto), la provincia di Pisa 210mila euro e la Regione 100mila. Un intervento importante economicamente per il territorio – si parla di un investimento di oltre 410 mila euro -, che il Comune da solo non avrebbe mai potuto sostenere, né economicamente né giuridicamente essendo la competenza sulla strada provinciale. Non solo – continua l’assessore alla mobilità sostenibile -, nell’ambito dei lavori di realizzazione della rotatoria verrà completato anche l’attraversamento ciclo pedonale e poi ci sarà la realizzazione della pista ciclabile che andrà a insistere sul vecchio tracciato di via Usciana che, creando un percorso di mobilità sostenibile, consentirà un collegamento per pedoni e ciclisti con l’area collinare della Cerbaie. Nei nostri obiettivi la rotatoria verrà realizzata, se non interverranno problemi, entro ottobre 2020. L’importanza di questo intervento è rappresentata in primo luogo per la messa in sicurezza di un incrocio complesso e abbastanza pericoloso, visti i problemi che in passato ha creato. Inoltre questa opera permetterà anche di avere un traffico più fluido e risparmiare sui tempi di percorrenza per gli automobilisti”.
Gabriele Mori