
“L’amministrazione comunale, come ultimo atto del suo mandato, predisporrà l’istituzione di un fondo per il risarcimento delle aziende della Valdegola, dando seguito a quelle scelte e portando a compimento un percorso lungo e complesso”. Lo dice l’amministrazione comunale di San Miniato rispondendo a Coldiretti Pisa, che raccoglie le sollecitazioni delle sue aziende, da 3 anni in attesa di essere risarcite (Niente soldi in 3 anni. Coldiretti: “Il Comune intervenga”). Sulla questione oggi interviene anche il candidato sindaco Simone Giglioli.
L’amministrazione comunale di San Miniato “condivide pienamente le parole di Francesco Lai e Riccardo Picchi che affermano che il Comune di San Miniato è l’unico tra gli Enti coinvolti che si è detto disponibile a rivedere la questione. Tutti gli altri, infatti, si sono voltati dall’altra parte, lasciando, come troppo spesso accade, i Comuni da soli a fronteggiare le problematiche dei territori. Lai e Picchi hanno ragione a lamentarsi anche del tempo trascorso dall’evento calamitoso che tre anni fa ha duramente colpito duramente la Valdegola, che comincia ad essere molto, ma è anche vero, come sanno benissimo, che la questione è molto complicata e non solo da un punto di vista economico, ma soprattutto sul piano tecnico giuridico. L’amministrazione comunale è chiamata a un impegno straordinario al quale non si sottrarrà, per dare sostegno all’agricoltura e stare al fianco di chi opera per la cura del territorio, producendo cibo genuino da portare sulle nostre tavole e nei mercati della filiera corta di San Miniato. Come già esposto in molte riunioni, l’intenzione dell’amministrazione è quella di istituire un fondo con risorse comunali per far fronte ad episodi eccezionali come quello di tre anni fa. Lo faremo ripartendo dagli accordi degli anni ’90, anni in cui fu riorganizzata la strategia per la messa in sicurezza del territorio da un punto di vista idrogeologico. Per salvaguardare giustamente l’abitato e le aziende di Ponte a Egola allora fu prevista l’opportunità e la necessità di trattenere le acque nella Valdegola, sacrificando le colture. Nelle delibere del Consiglio Comunale di allora, si parla però anche di previsioni risarcitorie a vantaggio delle aziende agricole. A tutto questo non è mai stata data attuazione e nessuno ha mai sollecitato in tal senso, fino all’episodio accaduto tre anni fa”.
“Esiste una vecchia delibera comunale – ricorda il candidato sindaco Simone Giglioli-, datata non a caso 1994, anno di una disastrosa alluvione con la quale l’amministrazione prevedeva un capitolo di spesa dedicato specificamente ai danni causati dal fiume Egola in area golenale. Purtroppo, fino ad ora questo strumento così importante non è stato ancora attuato. Invece, credo che sia giusto istituire una voce di bilancio ad hoc, che dia modo di dare alle aziende coinvolte una risposta attesa da tempo”. Dopo quel 24 aprile 2016, “Ancora oggi diverse aziende agricole aspettano di capire le modalità di un eventuale risarcimento. Inserendo nel bilancio comunale una voce di spesa chiara, potremmo dunque prevenire situazioni di questo tipo. All’enorme danno causato per la produzione, con concimazioni perse e seminato spazzato via, si aggiunge una non risposta da parte delle istituzioni che avvilisce ulteriormente i produttori. È necessario interrompere questa catena e avere la possibilità dunque di intervenire celermente”.