
Zamparella, che sta vivendo il mondo del ciclismo da più fronti e che da gennaio ha anche iniziato ad intraprendere l’attività di direttore sportivo, ha iniziato a pedalare a 11 anni, correndo per diverse squadre della Toscana – dal Pedale Larigiano alla Fenice Toscana, passando per la Maltinti Lampadari di Empoli – fino ad arrivare al professionismo con la Utensili Nord di Fabio Bordonali nel 2013. L’anno successivo, Zamparella ha firmato per la Movistar Colombia, ritornando poi in Italia con l’Amore e Vita Prodir, squadra per la quale ha corso sino al 2017 e con cui ha vinto, appunto, il memorial Marco Pantani. Nel corso della sua carriera, inoltre, Zamparella ha anche collezionato una presenza in nazionale. Oggi torna nel Comprensorio con la voglia di coinvolgere i più piccoli nello sport che lo ha aaccompagnato per tutta la vita. “Ci sono tanti ragazzi che si stanno appassionando al ciclismo e anche il movimento femminile è in grande sviluppo – dice Marco Zamparella – per questo la scuola che ho in mente è aperta a tutti, bambini e bambine”. Il ciclismo, secondo Zamparella, può insegnare tanto ai giovani che volessero avvicinarsi alle due ruote. “È uno sport che spesso richiede sacrifici – conclude – ma con la passione e con il coraggio si possono superare e affrontare al meglio affrontare al meglio”.