





È un appello agli imprenditori quello uscito stamattina, 6 aprile, dal primo convegno organizzato nel comprensorio, all’interno dello showroom della Valiani Srl, dalla neonata delegazione di Assotir. Un invito a credere nel progetto: “Perché la posizione è strategica e la clientela esiste già”, ha detto l’ingegner Romano Masoni, intervenendo al termine dell’incontro per sostenere l’idea di un truck village da realizzare a Santa Croce. Un progetto che punta a creare un’area di sosta attrezzata e moderna a servizio degli autotrasportatori, con tanto di albergo, ristorante e tutti i servizi necessari per i camionisti, da costruire nei terreni tra la Bretella del Cuoio e via Sant’Andrea. Un’idea lanciata circa un mese fa, in occasione della nascita della delegazione di Assotir che ha preso sede nei locali della Valiani.
Un’idea già prevista, del resto, anche dal regolamento urbanistico del Comune di Santa Croce, ma che adesso deve trovare le persone intenzionate a realizzarla. “La Regione Toscana ha già dato il proprio appoggio per sostenere il progetto”, ha annunciato Alessandro Valiani, coordinatore e moderatore del convegno, anche se l’idea deve adesso trovare gli investitori capaci di farla partire. Per questo l’ingegner Masoni ha auspicato al più presto un incontro per illustrare le potenzialità del progetto. “La posizione in cui siamo dimostra la facilità di collegamento con la Fipili attraverso la Bretella e la nuova Francesca. Qui a Santa Croce ci sono i terreni per realizzare quest’area già prevista dalla pianificazione territoriale. Mi auguro quindi che un imprenditore o un gruppo di imprenditori possa vederlo come un’opportunità di sviluppo. Spero si possa organizzare un incontro”.
Il progetto, modellato sul modello del truck village di Colleferro, è pensato anche per andare incontro alle nuove normative sui tempi di riposo dei camionisti, in un territorio tutt’ora sprovvisto di infrastrutture adeguate, come sottolineato anche da Salvatore Ripa, direttore del II settore della polizia stradale di Livorno, intervenuto sulla situazione della FiPiLi e sulle nuove norme relative ai tempi di riposo. “Il problema di avere aree attrezzate esiste – ha spiegato Ripa -. Quando a Livorno abbiamo fatto il piano neve ci siamo trovato in difficoltà, perché non abbiamo, specie in FiPiLi, aree adeguate dove far fermare i mezzi pesanti in occasione di calamità, temporali o neve. Penso ad esempio al problema dei telonati nelle giornate di forte vento. Il truck village di Colleferro è una realtà ben conosciuta dai nostro colleghi. Una realtà che risponde alle necessità dei camionisti, con la possibilità di farsi una doccia, mangiare o scambiare due parole con i colleghi. Un progetto come quello di Santa Croce può essere d’aiuto anche in questo territorio».
Sul problema dei tempi di riposo, Ripa ha anche annunciato una novità che ha subito messo in allarme la platea dei camionisti: è l’arrivo del cosiddetto tachigrafo intelligente, installato su tutti mezzi di nuova generazione, in grado di memorizzare e geolocalizzare ogni tre ore la posizione del veicolo. “A meno di ulteriori rinvii, il tachigrafo intelligente, impossibile da alterare come succedeva in passato, entrerà in vigore dal 15 di giugno – ha annunciato Ripa -. In questo momento, la polizia stradale sta già sperimentando un sistema per ricavare i dati del tachigrafo senza dover fermare il camionista: basterà puntare il veicolo da bordo strada con un apposito apparecchio”.
Una novità che a detta dei camionisti rischia di essere solo “un ulteriore accanimento. Perché prendere i camionisti è la cosa più semplice”, ha replicato Giancarlo Verdolini, titolare della Verdolini 2000, con un intervento che non ha risparmiato critiche ai relatori, a cominciare dal sindaco di Santa Croce Giulia Deidda, presente al convengo insieme al collega di Castelfranco Gabriele Toti, al candidato sindaco di San Miniato Simone Giglioli e al senatore Dario Parrini. “A Santa Croce – ha lamentato Verdolini – il Comune ha disegnato la segnaletica orizzontale in strade piene di buche. Non si capisce che senso abbia, poi, asfaltare le strade e poi rispaccarle dopo poche settimane per far passare i sottoservizi. Per non parlare dei quartieri residenziali costruiti attorno alle aree industriali, con conseguenti divieti di transito che alla fine impediscono di raggiungere le aziende”.
“In cinque anni abbiamo investito 2 milioni nelle strade – ha risporto Deidda – Ovviamente non basta, ma abbiamo fatto molto rispetto ad anni in cui siamo stati molto fermi. Il nostro impegno è di continuare in questa direzione, destinando alle strade una quota annuale del bilancio. È vero che fare le strisce sulle buche non è bello, ma ci sono delle esigenza di sicurezza che dobbiamo rispettare, soprattutto sugli attraversamenti pedonali. Anche su questo fronte, comunque, abbiamo cambiato passo, prevedendo la segnaletica già all’interno dei bandi delle asfaltature, mentre prima dovevamo assegnare due appalti separati”.
Al convegno, tra gli altri, sono intervenuti anche il professor Antonio Pratelli dell’Università di Pisa e il segretario generale di Assotir nazionale Claudio Donati, mentre l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli è intervenuto con un videomessaggio, parlando di infrastrutture toscane con un occhio di riguardo alla FiPiLi. “L’analisi dei flussi di traffico effettuata nel 2012 – ha spiegato l’assessore – ci ha escluso l’ipotesi del pedaggiamento. Questo però non significa che non dobbiamo intervenire. In tutto abbiamo previsto 100 milioni di investimenti in 12 anni. Di questi, 11 milioni sono già in corso: 3 per il ripristino della rampa del porto di Livorno e altri 8 per il primo lotto di manutenzione straordinaria del tratto Ginestra-Montelupo e il miglioramento dello svincolo di Empoli Est, a cui seguirà il secondo lotto del tratto Montelupo-Empoli Est. A questi si aggiungono altri 90 milioni di interventi che la Regione ha previsto di realizzare da qui a 12 anni per migliorare svincoli, gallerie, creare corsie di emergenza e installare pannelli fonoassorbenti. Tutto, però, dipenderà anche dal rapporto fra istituzioni. Con l’arrivo del nuovo Governo abbiamo assistito purtroppo ad un rallentamento sulla Tirrenica, sulle terze corsie e sul sottoattraversamento ferroviario di Firenze”.