
Sarà l’ultima occasione, sabato 6 aprile alle 17,30 al Palazzo delle Arti di Fucecchio per visitare la mostra Il linguaggio delle cose mute, la personale di Andrea Meini che raccoglie oltre cento opere di un artista poliedrico, formatosi a Firenze, che per la sua attività si divide tra lo studio di Empoli e la residenza fucecchiese.
L’evento conclusivo dell’esposizione organizzata in collaborazione con il Museo civico, il Movimento Shalom e la Contrada Capitana Porta Raimonda sarà festeggiato grazie ai musici e agli sbandieratori della contrada stessa che si esibiranno negli spazi antistanti il Palazzo delle Arti. Sarà l’ultima occasione per ammirare questa mostra che raccoglie più di cento opere realizzate a olio, acquerello, gouache e affresco tra il 1985 e il 2019. Il percorso espositivo si sviluppa tra paesaggi, nature morte, ritratti, figure, temi sociali, animali, arte sacra, autoritratti e suggestive vedute di Empoli e Fucecchio. La mostra, che è provvista di un catalogo con testi introduttivi di Massimo Tosi e Leonardo Giovanni Terreni, si colloca tra le iniziative per il 50esimo anniversario della fondazione del Museo civico di Fucecchio. “Sono molto soddisfatto per il successo raccolto dalla mostra di Andrea Meini – ha detto Daniele Cei, assessore alla cultura – Il Palazzo delle Arti che la sta ospitando è un luogo sempre più centrale per la cultura e l’arte a Fucecchio. Invito coloro che non hanno ancora avuto modo di apprezzare questo artista a venire sabato prossimo al finissage dove, tra le tante opere, potranno scoprire anche i quadri che esaltano alcuni degli angoli più suggestivi di Fucecchio”.