





Lavoro, cultura, centro storico e miglioramento delle infrastrutture pubbliche. Proseguendo nel solco già tracciato negli ultimi cinque anni – a cominciare delle scuole -, ma mettendo in cantiere anche la costruzione di una nuova palestra a servizio delle tante associazioni sportive. Sono questi i punti principali con cui Giulia Deidda si candida a guidare Santa Croce sull’Arno anche nel prossimo quinquennio.
“Temi imprescindibili, su cui si baserà la mia campagna elettorale” ha annunciato il candidato sindaco, chiudendo ieri sera 28 marzo l’incontro che ha riempito platea e palchi al Teatro Verdi. Una serata che ha aperto idealmente la cavalcata elettorale, tracciando un bilancio dell’amministrazione ormai agli sgoccioli e lanciando la sfida per la prossima legislatura.
“L’obiettivo che ci eravamo posti cinque anni fa era quello di una Santa Croce più bella e più giusta” ha esordito Deidda salendo sul palco, non appena il video di apertura ha lasciato il posto a un lungo applauso. “Lavorare su una Santa Croce più bella – ha proseguito il primo cittadino – è significato lavorare sull’esistente, cercare di far corrispondere la qualità dei servizi offerti a quella dei contenitori che li accolgono. Non a caso, dei 5 milioni di investimenti fatti in questa legislatura, 2 sono andati all’edilizia scolastica. Da pochi giorni abbiamo anche firmato con la Regione un progetto da un milione e 200mila euro per l’efficientamento energetico delle Banti. Poi altri 2 milioni sono andati sulle piazze e sulle strade. Per non parlare degli altri edifici pubblici: dalla casa di riposo al teatro, vero gioiello per il nostro centro storico, passando per la biblioteca e gli impianti sportivi. Poi 100mila euro l’anno per la manutenzione del verde, oltre 250 alberi potati per renderli più sicuri e ben 8 parchi rinnovati con giochi e attrezzature. Tra questi il parco Robinson, luogo del cuore dei santacrocesi. Anche gli orti urbani sono stati un esperimento sociale straordinario: è uno spazio che parla di aggregazione, dove i piccoli stanno con gli anziani. E lì accanto l’area di sgambatura per i cani, richiesta e attesa davvero da tanti cittadini. La più grande opera di questi anni, però, è stata piazza Matteotti, biglietto da visita del nostro centro, mentre nell’ex ufficio anagrafe abbiamo già finanziato la creazione della futura casa delle associazioni. Pensate se anche i privati facessero quello che ha fatto la pubblica amministrazione in questi 5 anni per il nostro paese. In 5 anni abbiamo stanziato anche 100mila euro di bando incentivi al Commercio, di cui 60 sono stati erogati. I commercianti sono stati un punto di riferimento che abbiamo cercato di ascoltare. Diffidate da chi dice che si fanno le opere pubbliche negli ultimi 2 masi. Non è cosi: noi abbiamo lavorato da subito, a partire dalla scuola di Staffoli sistemata nell’estate 2014”. Lavorare per una Santa Croce più giusta, invece, ha significato rispondere alle richieste dei cittadini. Tra queste c’è la rimozione dell’amianto alle ex Gozzini. “È quello che deve fare un sindaco: ascoltare i cittadini in campagna elettorale e poi mettere in pratica le promesse. Ma non è finita qui, perché abbiamo tolto l’amianto anche dal nido Petuzzino, dal Buti, dalla casa di riposo e dalle 2 scuole medie, mentre nell’ultimo consiglio abbiamo anche approvato un regolamento che prevederà incentivi pubblici per la rimozione. Questa amministrazione si è caratterizzata per la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
In questi 5 anni, inoltre, nessuna tassa e nessuna tariffa sono state aumentate”.
Per questo riguarda la cultura “abbiamo lavorato per fare di Villa Pacchiani un punto di riferimento dell’arte contemporanea, arrivando di recente anche ad un accordo col museo Pecci di Prato. Poi abbiamo rafforzato le attività legate alla memoria, perché non può esserci futuro senza identità. Abbiamo lavorato assiduamente con il tavolo della memoria. Non ci fa paura il 23 per cento di stranieri che vivono e lavorano nel nostro comune. Noi con la nostra identità ci possiamo mischiare con altre 55 bellissime identità diverse. Non dobbiamo chiuderci per difendere la nostra identità ma piuttosto dobbiamo valorizzarla.
Dal punto di vista urbanistico la variante 15 ha gettato le basi per nuove aree industriali e artigianali. La più grande conceria europea ha trovato casa a Santa Croce perché ha qui trovato delle infrastrutture”.
Da domani partiranno gli incontri per il programma. “Il futuro che immaginiamo ha dei temi imprescindibili. Innanzitutto il lavoro: Santa Croce ha voglia di fare ma la politica deve fare la sua parte garantendo i diritti. Poi continuare a migliorare le infrastrutture scolastiche e a favorire ancora la cultura come chiede la nostra Costituzione. Una visione di futuro dove si continui a investire nel patrimonio pubblico, con un grande piano di efficientamento energetico della pubblica amministrazione e degli edifici pubblici. L’obiettivo sarà di ridisegnare la città, prevedendo la costruzione di una nuova palestra. Il recupero dei contenitori conciati dismessi, invece, sarà un tema a cui dobbiamo dare una risposta. Infine lo sviluppo del centro storico. Questa è la mia idea di futuro, sono i temi su cui si baserà la nostra campagna elettorale”.
Il simbolo elettorale sarà lo stesso di 5 anni fa, ma con una novità: “Un ponte che ci unisce e che ci proietta nel futuro e poi la parola ‘con’. Sono qui a chiedervi di sostenermi, statemi vicino. Quello che è in gioco è l’idea di futuro che abbiamo non solo di Santa Croce ma del nostro Paese. Non possiamo mandare alla guida di un paese una persona improvvisata”.
Giacomo Pelfer