
Manutenzione straordinaria delle vasche scoperte e un guasto a una delle tre pompe di alimentazione di ossigeno liquido nella vasca biologica. Sarebbero queste le cause di maleodorante particolarmente intense segnalate ad Arpat dai residenti di Castelfranco di Sotto e Santa Crce sull’Arno.
Le segnalazioni di presenza di maleodoranze nei primi giorni del mese di marzo hanno portato Arpat all’impianto Waste Recycling di Castelfranco di Sotto, nel primo pomeriggio del 12 marzo. I tecnici hanno eseguito un sopralluogo lungo la via Nuova Francesca, via Aiale, all’incrocio di via Lancioni e via Giorgio la Pira. “In quest’ultima zona – spiega Arpat – è stato avvertito l’odore caratteristico e riconducibile all’impianto di trattamento reflui liquidi della Waste Recycling. E’ stato eseguito un sopralluogo anche nella zona di via Donica a Santa Croce, dove non sono state avvertite maleodoranze. Il giorno 13, tra le 9,40 e le 10,30 è stato ripetuto un ulteriore sopralluogo nelle zone sopra indicate. In via Aiale, è stato avvertito l’odore tipico dell’azienda Waste Recycling. Non sono state avvertite maleodoranze in altre zone né in via Donica. In data 14 marzo i tecnici Arpat hanno eseguito un sopralluogo all’interno della ditta Waste Recycling di via Malpasso a Castelfranco di Sotto. Dal sopralluogo è emerso che la ditta, a partire dal 22 febbraio, ha eseguito una manutenzione straordinaria delle vasche scoperte della linea del secondo stadio biologico (vasca denitrificazione e vasca ossidazione-nitrificazione), conclusasi in data 1 marzo con lo svuotamento completo e pulizia del fondo vasca eseguita tramite autobotti. Le operazioni di manutenzione erano state comunicate agli enti competenti. Successivamente sono state eseguite le manovre di riempimento e riavvio del comparto biologico del secondo stadio che è tornato a regime nella giornata del 7 marzo. Questa operazione può aver comportato durante il suo svolgimento le maleodoranze percepite all’inizio del mese.
Nella giornata di domenica 10 marzo si è verificato un guasto ad una delle tre pompe di alimentazione di ossigeno liquido nella vasca biologica primo stadio della linea A (trattamento effluenti dal chimico fisico), anomalia comunicata solamente il 14 marzo. Per ripristinare la funzionalità, nella giornata di lunedì 11 è stato deviato il flusso di acque reflue verso lo stadio biologico della linea B (normalmente adibita al trattamento dei bottini e ossigenata con aria e più piccola della linea A) sovraccaricando la vasca in questione e producendo un abbassamento dei valori di ossigeno disciolto, che è risalito ai valori ottimali solo nella serata del 12 marzo. Considerato quanto accertato è verosimile che gli eventi sopra descritti abbiamo causato le più intense maleodoranze percepite nei giorni 10, 11 e 12 marzo.