Memoria e impegno, allestimento per Libera

20 marzo 2019 | 12:56
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Memoria e impegno, allestimento per Libera
Memoria e impegno, allestimento per Libera
Memoria e impegno, allestimento per Libera

Un nome su ogni foglio. Che rappresenta una vita e una storia. L’allestimento sulle scale del palazzo comunale di Santa Croce sull’Arno è in occasione del 21 marzo, quando l’associazione Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno e nelle piazze italiane vengono letti solennemente i nomi delle quasi mille vittime innocenti delle mafie.

Tra questi, sono tanti i nomi di bambini e ragazzi che sono stati colpiti dalla malavita organizzata negli anni, un triste elenco di giovani vite spezzate per le quali non è mai iniziata “la primavera”. “L’illegalità – ha detto la sindaco di Santa Croce Giulia Deidda – è un fenomeno diffuso storicamente e geograficamente che è presente in tutte le regioni d’Italia in forme sempre più evolute e insidiose e sappiamo che anche la nostra regione non è immune. In questi anni abbiamo confermato la nostra adesione ad Avviso Pubblico e abbiamo continuato a collaborare con l’associazione Libera sostenendo concretamente le sue campagne, abbiamo voluto essere trai comuni fondatori del presidio territoriale di Libera, e non abbiamo tralasciato alcuna occasione per organizzare iniziative locali di sensibilizzazione perché vogliamo ribadire la necessità della lotta alla mafia e della diffusione della legalità. Il nostro impegno è rivolto soprattutto ai giovani che hanno sempre più bisogno di modelli positivi e chiedono verità e speranza”.
“Con questa iniziativa – ha aggiunto l’assessore alla legalità Carla Zucchi – abbiamo voluto accendere una luce simbolica su un aspetto particolarmente doloroso del fenomeno mafioso, ricordando il triste elenco di giovani e giovanissimi vittime, tra cui anche neonati, uccisi dalla mafia. Il loro sacrificio risulta particolarmente ingiusto e inspiegabile e i loro nomi devono essere scolpiti nella nostra memoria. Sono vite spezzate per cui la primavera non è mai iniziata ed è nostro dovere non dimenticarle mai e ricordarle soprattutto ai giovani come loro. La celebrazione del 21 marzo non è solo un evento di commemorazione per le troppe vittime innocenti di mafia, a cui dobbiamo profonda gratitudine e rispetto, ma è l’occasione per ricordare che la memoria deve rimanere viva perché si deve tradurre nell’impegno a costruire una cultura della legalità attraverso l’educazione, la responsabilità, la condivisione”.