Il teatro di Bò ricorda Falcone e Borsellino

13 marzo 2019 | 11:30
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Il teatro di Bò ricorda Falcone e Borsellino

“Guardiamole negli occhi queste vittime di mafia e immaginiamo di poterle guardare tutte, ma proprio tutte. Una per una. Sono quasi 700 persone, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori e commercianti, sindacalisti, esponenti politici, amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. Guardiamole negli occhi e assumiamo un impegno: quello di far vivere ogni giorno la loro memoria, di raccogliere il loro esempio progettando un cammino di legalità”. Queste le parole di Franco di Corcia, gestore del teatro comunale di Santa Maria a Monte e regista per la compagnia Teatro di Bò.

Sabato 16 marzo alle 21 andrà in scena al teatro comunale di Santa Maria a Monte lo spettacolo Che ora è?, atto unico in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini e le donne della loro scorta. Con il testo e la regia di Franco Di Corcia, saranno gli allievi attori del Laboratorio teatrale per ragazzi Io contro tuti i veri protagonisti dello spettacolo. “La Giornata della memoria e dell’impegno, che organizza Libera il 21 marzo di ogni anno – continua Di Corcia – è il modo per affermare che ci siamo, che vogliamo fare la nostra parte. Non per essere eroi, ma pienamente cittadini, con i nostri diritti e i nostri doveri, capaci di solidarietà, rispettosi della legalità. Teniamo, allora, sempre aperti i nostri occhi per costruire giustizia. Ne hanno bisogno i tanti parenti delle vittime di mafia, ne abbiamo bisogno tutti”. “Sicuramente un’iniziativa pregevole – ha commentato Ilaria Parrella, sindaco di Santa Maria a Monte – La memoria non è un esercizio che si coltiva per spot, bensì un allenamento quotidiano che ci faccia capire quanto il ricordo di giganti come Falcone e Borsellino possa davvero rappresentare una meta raggiungibile per ciascuno di noi, ognuno nel suo piccolo”.