





Il Piano di offerta dei servizi ed il “diario” degli ospiti, nel quale raccontano la propria vita e le esperienze importanti, sono stati al centro della mattinata di oggi 23 febbraio alla casa di riposo ‘G. Meacci’ di Santa Croce sull’Arno. L’occasione è stata anche quella di presentare i risultati del Laboratorio Mes – Menagment e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, relativi al 2017.
La Rsa Meacci aderisce infatti al sistema di valutazione delle residenze per anziani in Toscana, per monitorare in maniera sistematica la qualità dei servizi e dell’assistenza offerta in questo setting assistenziale. Inoltre è stata presentata la raccolta di testimonianze Io mi racconto. La mia passione è…, curato dalla Commissione comunale della casa di riposo, un progetto di memoria autobiografica realizzato con gli ospiti e dai loro familiari.
“In questi anni sono stati investiti 260mila euro per la palestra e il rivestimento esterno. Qualcosa di non scontato e del quale andiamo fieri – ha detto la sindaca Giulia Deidda, che ha presentato il Piano ed il libro insieme all’assessora al sociale Carla Zucchi e alla direttrice della struttura Sofia Capuano. –L’assistenza quotidiana delle persone non è solo un lavoro, ma una vera e propria missione, che richiede un’attitudine naturale e un impegno costante Ciò è ancor apiù richiesto quando chi è assistito vive in estrema fragilità un momento molto delicato della vita, in cui ai bisogni più immediati si legano quelli di più difficile lettura e comprensione. Si tratta di bisogni di diversa natura, ognuno di essi è una priorità. Serve il supporto quotidiano anche in quelle mansioni un tempo elementari come la cura personale, la deambulazione, la cucina. Vi è sopratutto la necessità della relazione e della vicinanza. Il compito di una società civile e matura è proprio quello di dimostrarsi capace di assistere e curare i più deboli nel rispetto della dignità di tutti loro e del professionista che li assiste”.
Oltre al piano dell’offerta, frutto dei risultati di quel monitoraggio che la Regione Toscana porta avanti da alcuni anni su numerose strutture attraverso periodiche visite ma anche somministrazione di questionari ad ospiti ed operatori, è stata presentata la simpatica pubblicazione delle testimonianze degli anziani attualmente ospitati. Un collage di esperienze personali, racconti di vita vissuta, aneddoti sulla propria vita che i ‘nonni’ hanno potuto mettere nero su bianco come testimonianza della Santa Croce che fu. “La memoria è il mezzo per rivivere il passato, rendere presente il tempo trascorso e trasmettere le esperienze e le emozioni che danno senso e valore alla vita di ognuno – ha detto Zucchi. – La raccolta di storie realizzata e pubblicata dalla commissione e dall’amministrazione comunale è il frutto di un paziente lavoro di ascolto e narrazione, che ha permesso ai nostri anziani ospiti di rivivere episodi e sentimenti lontani, ma ancora vivissimi nella loro memoria”.
Nilo Di Modica