Sono serviti vari giorni, ma alla fine l’amministrazione comunale di San Miniato si è accorta che alcune voci del territorio avevano chiesto al sindaco Vittorio Gabbanini di esprimersi e prendere una posizione sulla vicenda giudiziaria di Cuoiodepur (la sentenza del Tar dello scorso gennaio dove l’impugnazione di Cuoiodepur contro la Regione era stata respinta ndr) e soprattutto sui contenuti della sentenza, divulgata dall’avvocato Luca Scarselli poi, con una lettera aperta dove venivano riportati una serie di misurazioni fatte nel corso degli anni da Arpat nelle quali sarebbero emerse delle criticità del sistema di depurazione. (leggi anche i due articoli: Cuoiodepur, sentenza del Tar respinge il ricorso: la lettera e Cuoiodepur e rifiuti, Scarselli scrive a Gabbanini.
Oggi l’amministrazione comunale di San Miniato si accorge di tutto questo e parla proprio da Lineapelle a Milano, dove ammistratori e conciatori si trovano fianco a fianco per promuovere e valorizzare l’economia del territorio. E da dove l’amministrazione comunale di San Miniato esprime piena fiducia nell’operato dell’azienda di depurazione.
“In un momento in cui le nostre aziende conciarie si trovano a Milano per Lineapelle – dicono gli amministratori -, la più importante vetrina per la principale economia del nostro territorio, le polemiche apparse sulla stampa (giorni fa, ndr) relative alla sentenza del Tar sul ricorso Cuoiodepur risultano assolutamente dannose e strumentali”.
“Cuoiodepur – continuano gli amministratori comunali di San Miniato – svolge da anni un’attività importante, dove l’efficienza, la trasparenza e l’organizzazione gestionale sono, da sempre, i punti di forza di questo Consorzio. Non entriamo nel merito della sentenza, ma è tuttavia necessario precisare alcune inesattezze emerse da più parti, mosse da esternazioni faziose di sola natura politica. I membri di parte pubblica nominati direttamente dall’amministrazione sono soggetti dotati di un’alta professionalità, di grande competenza, scelti senza alcuna appartenenza di partito, ma solo in virtù delle competenze e della serietà di cui sono dotati – prosegue -. Queste considerazioni gettano fango su una realtà che, corre d’obbligo ricordarlo, è stata citata come eccellenza anche dalla stessa Regione Toscana la quale, proprio attraverso le parole del presidente Enrico Rossi, l’ha elogiata ed esportata come modello. (Curiosa situazione, da un lato Cuoiodepur è costretto a impugnare contro le decisioni della Regione davanti a un tribunale amministrativo, però il governatore Rossi elogia il sistema del distretto conciario ndr)”.
“Ribadiamo – continuano gli amministratori di san Miniato – quindi la nostra piena e completa fiducia nell’operato della società, guidata da Michele Matteoli, persona seria e stimato imprenditore del nostro territorio che, da anni, guida anche il Consorzio Conciatori con risultati davvero straordinari. Speculare su questa vicenda attraverso insinuazioni che non hanno fondamento perché non espresse nella sentenza ma solo dedotte da una visione distorta e volutamente faziosa, è solo un bieco segnale della pochezza politica che viene messa in campo, dove ci si nutre di supposizioni invece di restare aderenti alla realtà dei fatti”. (realtà dei fatti di cui la tendenza del Tar ha dato una cristallizzazione che ora dovrà essere vagliata da un secondo grado di giudizio del Consiglio di Stato ndr).