
Domenica 24 febbraio, il terzo corso chiuderà l’edizione 2019 del Carnevale Santacrocese. Intanto domenica scorsa, a conclusione della seconda uscita, il Carnevale di Santa Croce sull’Arno ha denno no alla violenza sulle donne e sulle bambine aderendo alla campagna One Billion Rising con un flash mob.
Tutte le maschere si sono riunite sotto al palco, sul quale era stato allestito uno striscione con la scritta Stop violenza sulle donne e il simbolo della campagna, hanno ballato insieme la canzone Break the Chain. “I dati forniti dall’Onu – spiegano gli organizzatori – sono drammatici: una donna su tre ha subito, almeno una volta nella vita, una forma di violenza e non solo fisica ma anche psicologica, economica, sociale e molte altre forme di abuso e di molestia. Si tratta purtroppo di un fenomeno che colpisce il genere femminile in maniera trasversale, si verifica in tutti i continenti, in tutti gli strati sociali, nessun contesto lavorativo ne è esente e il triste fenomeno delle ‘spose bambine’ dimostra che la violenza sulle donne non conosce età. Un miliardo è il numero corrispondente a un terzo della popolazione femminile mondiale che ha subito stupri, molestie o percosse almeno una volta nella vita. Per questo, nel 2012, la drammaturga e attivista per i diritti umani Eva Ensler ha ideato e promosso la campagna One Billion Rising con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare un numero sempre più alto di persone contro questa grave forma di violenza. Dal 2012, ogni anno centinaia di migliaia di persone manifestano pacificamente contro la violenza su donne e bambine attraverso un flashmob con il quale si intende ribadire che le donne hanno il diritto assoluto di decidere in piena libertà della propria vita. Condividendo gli importanti principi di libertà ed autodeterminazione della donna e condannando ogni forma di violenza su donne e bambine, il Carnevale di Santa Croce sull’Arno ha aderito alla Campagna mondiale per dare un proprio contributo per un futuro migliore e un mondo più giusto”.