Mallamaci: “La storia della scuola è quella di un fallimento amministrativo”

1 febbraio 2019 | 09:55
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Mallamaci: “La storia della scuola è quella di un fallimento amministrativo”

“Nonostante gli errori commessi (2 licei provvisori in 10 anni) e i soldi spesi fino ad ora (oltre 10.500.000 euro) si continua a usare l’edilizia scolastica come uno spot pubblicitario, senza una visione a lungo termine di quello che si va a progettare e senza prima pensare di economizzare e valorizzare i progetti e i cospicui investimenti fatti per la scuola in San Miniato negli ultimi 30 anni”. Lo sostiene Raffaella Mallamaci anche per conto del Comitato Polo Scolastico San Miniato. “Il fatto – prosegue – che in questi anni ci sia sempre stata continuità nella gestione politica e quindi non è mai mancato il potere di decidere, ci dice chiaramente che la storia della scuola a San Miniato è quella di un micidiale fallimento amministrativo”.

Mallamaci torna sulla questione del liceo a San Miniato dopo che “E’ stata pubblicata nei giorni scorsi la determina in cui il Comune dichiara di aver affidato lo studio di pre fattibilità geologica e geotecnica per la realizzazione di un edificio scolastico in località Ponte a Egola. L’individuazione dell’area prende spunto dallo studio di fattibilità su diversi siti del territorio comunale di San Miniato commissionato dall’amministrazione comunale nel gennaio 2017, in cui, dice la determina, tra i vari siti è stata individuata come tra le più idonee l’area designata a Ponte a Egola. A onor del vero, per quel che riguarda l’area di Ponte a Egola, lo studio dice testualmente: sito in cui è presente una pericolosità idraulica elevata causata dal vicino torrente Egola e si ritiene sito poco adatto allo scopo preposto. Siamo quindi ben lontani dalla idoneità paventata all’amministrazione comunale.
Lo studio di fattibilità a cui si riferisce la determina aveva individuato come area idonea quella sita in località Fontevivo, salvo poi constatare nei fatti che non era per niente fattibile. Infatti, dopo aver chiesto in pompa magna i fondi alla Regione per uno studio di progettazione, hanno dovuto fare marcia indietro, perdendo sia i fondi destinati dalla Regione che la faccia nei confronti dei genitori dei ragazzi del Liceo cui era stato promesso in 2 anni la nuova scuola. Viene legittimo porsi alcune domande. Se lo studio di fattibilità del gennaio 2017 viene preso come punto di riferimento per la nuova edilizia scolastica, il sito di Ponte a Egola non è idoneo, nonostante venga ribadito a tutte le riunioni con i genitori e la Provincia. D’altro parte è corretto rifarsi ad uno studio che ha rivelato nei fatti tutte le sue incongruenze designando come idoneo un sito (Fontevivo) che non lo era affatto?”.