Zero rifiuti, Casa dei Comunisti: “Periodo di prova”

30 gennaio 2019 | 12:24
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Zero rifiuti, Casa dei Comunisti: “Periodo di prova”

“Riteniamo che sia opportuno un periodo di prova, in cui l’utente possa iniziare questo nuovo percorso di raccolta senza essere preoccupato delle multe e, anzi, gli errori potrebbero servire come statistica per migliorare il servizio di informazione sulla raccolta”. Il suggerimento è della Casa dei Comunisti di Santa Maria a Monte che “apprezza e loda l’amministrazione che si impegna a migliorare la raccolta attraverso assemblee e altro” (“Cane e gatto producono spazzatura: più sacchetti”). 

“Tuttavia – spiega – crediamo che occorra incidere sulla filiera produttiva dei rifiuti anziché limitarsi a gestirli, come nelle nazioni più all’avanguardia nella raccolta differenziata. Per questo invitiamo tutti i partiti a fare propria questa posizione e a portarla nelle sedi opportune, facendo capire che è giustissima la raccolta differenziata ma l’obiettivo deve essere quello di ridurre i rifiuti e non produrne di nuovi perché a rimetterci sono sempre le tasche dei contribuenti.
Vogliamo produrre rifiuti all’infinito o salvaguardare l’ambiente riducendoli alla produzione? L’obiettivo dovrebbe essere quello di incidere nella filiera produttiva, eliminando o sostituendo dal mercato contenitori inutili”. Tornare al “vuoto a rendere”, tra i suggerimenti o “passare al semplice sottovuoto in sostituzione di molti contenitori inutili. In questa ottica i partiti e le varie amministrazioni fino al governo e nazionale si dovrebbero impegnare. Ovviamente i costi non devono essere a carico del contribuente ma ricadere sulle grandi catene di distribuzione, a cui sta tanto a cuore l’ambiente. Fermo restando quando diciamo, riteniamo che l’Amministrazione debba apprezzare l’interesse e la partecipazione numerosa dei cittadini alle varie assemblee, dove sono emerse anche problematiche specifiche e preoccupazione per le eventuali multe”.
La numerosa partecipazione dei cittadini, secondo la Casa dei Comunisti, “si deve tener conto della buona fede in caso di errori, multando invece chi getta i sacchi per strada. Non crediamo sia giusto punire chi in buona fede commette errori nella suddivisione dei rifiuti, anzi dovrebbe essere premiato l’impegno e rimediare con pazienza e tanta informazione a questi inevitabili errori. Alcuni suggerimenti specifici e pratici per la raccolta potrebbero essere quelli della sostituzione da parte di chi li svuota dei contenitori danneggiati e per quanto riguarda alcuni particolari rifiuti come pile usate, trucchi, occhiali, cavi elettrici mettere nei grandi centri di distribuzione o in negozi disponibili contenitori veri ed esteticamente compatibili con il negozio dove i cittadini possono depositare questi piccoli rifiuti”.