La temperatura sviluppata è stata talmente alta, da far scoppiare deodoranti, lacche e altre bombolette in casa. Fino a un contatore del gas, che ha prodotto un’impressionante fiamma blu. Una serie di colpi, come spari, sono stati la terribile sveglia, questa mattina (martedì 29 gennaio) intorno alle 5,30, dei residenti di un condominio di edilizia popolare che si trova nella parte più recente di Santa Croce sull’Arno, la zona residenziale tra via Amendola e via Pallesi accanto alla caserma dei carabinieri. Sul terrazzo di un appartamento al primo piano, improvvisamente racconta i testimoni, si sarebbe sviluppato un incendio, preceduto da un’esplosizione le cui cause non sono ancora chiare.
Il boato e poi le fiamme hanno svegliato le persone che abitano nell’appartamento e in breve è stato dato l’allarme a tutto il condominio. Nel giro di poco sul posto è arrivata una prima squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Castelfranco di Sotto che, come prima cosa, ha fatto evacuare tutto il palazzo di 12 appartamenti e poi, vista la situazione, ha richiesto l’aiuto di un’autoscala intervenuta da Pisa e dei colleghi del distaccamento di Cascina e di Empoli. Al momento tutte le 12 case dove vivono anche due disabili, sono inagibili e l’appartamento al primo piano da dove si è sviluppato l’incendio dove vive una donna con il figlio è stato posto sotto sequestro giudiziario. A rendere impraticabili le case ci sono le condizioni degli ppartamenti affumicati e anneriti, ma anche il fatto che i locali di servizio come scale e ascensore per ora non sono utilizzabili perchè danneggiati dal rogo.
Sul posto sono arrivate subito varie ambulanze che hanno trasportato 8 persone in ospedale per accertamenti a causa del fumo inalato 6 sono statai portati al San Giuseppe di Empoli, 2 al Lotti di Pontedera, tutti non in pericolo di vita, le prime medicazioni sono state fatte sul posto dai medici della automediche arrivati quasi subito in via Amendola. Da osservare che per la prima volta la Asl Toscana centro ha sperimentato un nuovo protocollo di gestione delle emergenze sanitario, grazie anche alla collaborazione del comune e della associazioni di volontariato impegante sull’emergenza urgenza di Santa Croce. questo protocollo ha permesso di gestire l’emergenza in meno di due ore alle 7,30 dal punto di vista sanitario l’intervento era concluso.
Tra le persone al momento fuori casa ci sono anche due disabili.
Le operazioni di spegnimento dell’incendio si sono protratte per oltre un’ora. Adesso i vigili del fuoco stanno cercando di capire come si sia sviluppato il rogo. L’ipotesi più attendibile al momento è quella del cortocircuito. La donna che risiede nell’appartamento dove si è sviluppato l’incendio e che è stata ascoltata anche dai carabinieri di Santa Croce, infatti ha raccontato agli inquirenti di essere stata svegliata intorno alle 5,30 dall’allarme del gruppo di continuità di un pc che aveva in casa, si portata in cucina e mentre stava per aprire la porta finestra del terrazzo i vetri le sono esplosi in faccia dall’esterno verso l’interno. Questo dettaglio farebbe pensare che il cortocircuito abbia innescato la combustione sul terrazzo, una cambustione repentina e violenta, tanto da far esplodere i contatori del gas, il cui boato è stato scambiato con quello di colpi di pistola. quando i vigili del fuoco sono arrivati sul posto dal terrazzo si sprigionava una grande fiamma blu, quella del gas che bruciava libero. Una prima ricostruzione che comuqnue è ancora al vaglio degli inquirenti.
Sul posto è subito arrivato anche l’assessore alla protezione civile Piero Conservi che ha messo l’apparato comunale a disposizione delle forze dell’ordine per i soccorsi. Presenti anche i carabinieri che si sono preoccupati dell’ordine pubblico per evitare che le persone intralciassero le operazioni di soccorso.
L’episodio ha causato molto spavento e preoccupazione tra i residenti del palazzo che sono stati letteralmente svegliati mentre ancora dormivano per abbandonare le proprie case. Ora bisognerà capire quanti danni ha causato il fuoco prima che le persone possano rinetrare nell’appartamento dove si è sviluppato l’incendio. E anche nel resto del palazzo visto che la tromba delle scale è stata invasa dal fumo e ai problemi strutturali si aggiungono quelli igienico sanitari. Al momento è difficile stabilire quando le persone potranno rientrare in casa, ma pare probabile che passeranno la notte fuori.
Gabriele Mori, Giacomo Pelfer