Dopo i fatti del 12 gennaio al Pala Borrelli di Pescia dove l’Etrusca incontrava in un match under 18 la Cestistica Pescia che per i carabinieri si sono conclusi con la denuncia di due tifosi samminiatesi (leggi qui), arriva la presa di posizione della società della Rocca che in prima battuta sottolinea che gli aggressori non sono tesserati della società e poi parte lo scambio di accuse con la società pesciatina.
“La nostra società – dicono I dirigenti dell’Etrusca – rigetta la versione dei fatti riprotata fino ad oggi dai mezzi di informazione, evidenziando anzi le gravi responsabilità della società di casa, Cestistica Pescia, che non ha fatto rispettare la normativa vigente per lo svolgimento regolare delle gare federali FIP. La società Etrusca si trova purtroppo a constatare ancora una volta la fallace e non veritiera ricostruzione dei fatti, come testimoniato dal nostro dirigente responsabile, presente sul campo e negli spogliatoi durante i fatti. Siamo costretti a denunciare la presenza, a fine gara, nella zona interdetta ai non tesserati, di soggetti, della squadra di casa, che hanno creato le condizioni per questi gravi episodi, che sono sfociati in un esito che, puntualizziamo, vogliamo condannare fortemente. I genitori dei ragazzi tesserati Etrusca, intervenuti nella zona interdetta, hanno visto a repentaglio l’incolumità dei propri figli e purtroppo sono avvenuti i fatti all’ordine della cronaca. La squadra locale doveva in tutti i modi far rispettare il regolamento e tutelare l’ordine nell’ambito di una gara sportiva. Da società che da più di 50 anni opera sul territorio con un impegno sociale tangibile a tutti, non accettiamo accuse che possano minare il nostro ruolo sportivo, sociale ed etico”.
“Inoltre – dicono ancora I dirigenti dell’Etrusca – precisiamo che i due identificati dalle forze dell’ordine, e denunciati per minacce e lesioni, non sono tesserati della società Etrusca Basket San Miniato. La società prende le distanze da qualunque atto violento. Questa precisazione è fondamentale per un sodalizio come quello Etrusca, che si è dotato da anni di un codice etico, che viene fatto rispettare in modo rigoroso a tutti i propri tesserati e addetti ai lavori, tramite sedute periodiche di un comitato etico. Quanto accaduto è quanto di più lontano dalla filosofia che anima il nostro sodalizio da anni”.