
Il 27 gennaio 1945 venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz e liberati i prigionieri che lì erano rimasti. Da quell’evento, molti decenni dopo, scaturisce il giorno della Memoria, la ricorrenza istituita in Italia per ricordare la Shoah, le leggi razziali, le sofferenze di coloro che subirono la persecuzione, la prigionia e la deportazione a opera dei nazisti. Anche per il 2019, il comune di Fucecchio ha previsto un programma con commemorazioni, incontri e spettacoli, soprattutto dedicati ai più giovani.
Dal 25 al 28 gennaio una serie di eventi per tenere accesi i riflettori su ciò che è stato. Venerdì 25 gennaio all’Auditorium La Tinaia alle 10,30 gli alunni delle scuole superiori superiori Checchi assisteranno alla proiezione di Ricordateci nel tempo che verrà, il documentario sull’eccidio del Padule. A seguire, testimonianze dello storico Claudio Biscarini e del presidente dell’associazione Anmig di Montecatini Terme, Marco Bartolomei. Sabato 26 gennaio a Palazzo delle Arti alle 9 e alle 10 è in programma per gli studenti delle scuole primarie e secondarie lo spettacolo teatrale A casa di Anna Frank, con la regia d Firenza Guidi. Domenica 27 gennaio in piazza Dina Boncristiani alle 12 sarà deposta la corona di fiori dedicata a Nedo e Giuseppe Nencioni e seguiranno letture dei giovani del gruppo #fucecchioèlibera. Per finire, lunedì 28 gennaio al nuovo cinema teatro Pacini alle 9,30 si terrà un incontro per le scuole secondarie di primo grado dal titolo Il percorso della Memoria: dai testimoni di ieri agli alunni di oggi. Durante la mattinata testimonianze dei familiari di Nedo Nencioni e della signora Vittoria sopravvissuta all’eccidio del padule di Fucecchio. “Negli studenti – ha ricordato il sindaco Alessio Spinelli – deve esserci la consapevolezza che quegli orrori avvenuti appena 70 anni fa furono commessi negli stessi luoghi e lungo le stesse strade dove noi camminiamo ogni giorno. Per questo motivo ricordo spesso la deportazione degli operai della Saffa e la strage commessa nel Padule di Fucecchio. Ogni studente deve sapere che quei fatti ci toccano da vicino più di quanto non si possa pensare. Credo che appuntamenti come quelli che abbiamo in programma a Fucecchio possano essere momenti di crescita importante per un ragazzo e spero che certe riflessioni non si esauriscano in orario scolastico ma possano proseguire anche in famiglia”.