Da San Miniato a San Miniato al Monte, per celebrare una storia e un nome che da 10 secoli legano la cittadina del Valdarno alla celebre abbazia fiorentina. È il pellegrinaggio organizzato sabato scorso (19 gennaio) dei Cavalieri del Tau di San Miniato, partiti dalla città della Rocca alla volta di Firenze per festeggiare i mille anni dalla nascita della storica abbazia. Una spedizione che ha avuto il sapore del “gemellaggio”, grazie all’ospitalità dell’abate Bernardo Gianni che ha accolto la delegazione sanminiatese.
Oltre 130 le persone partite dalla città della Rocca a bordo dei pullman messi a disposizione dell’associazione. Con loro anche il vescovo Andrea Migliavacca, insieme al sindaco Vittorio Gabbanini, al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, al direttore di Crédit Agricole Italia Massimo Cerbai e al presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini. Arrivata a Firenze nel primo pomeriggio, la comitiva è stata accolta dall’abate sulla celebre scalinata che conduce all’abbazia, prima di accompagnare il gruppo all’interno della chiesa dove è stata celebrata la santa messa. Al termine della funzione, ricordando la storia del santo arrivato dall’Armenia, sono stati ricostruiti i caratteri di una devozione popolare che da Firenze ha dato il nome alla città della Rocca. Un legame che i cavalieri del Tau della magione di San Miniato, guidati da Patrizia Manetti, hanno voluto celebrare regalando all’abate una riproduzione su tela dell’affresco presente nella navata destra della cattedrale sanminiatese, dove il santo è raffigurato mentre attraversa l’Arno, prima di andare a morire sulla collina dove sorgerà l’abbazia. Il direttore Cerbai, quindi, ha regalato all’abbazia la pubblicazione che la Cassa di Risparmio dedicò alcuni anni fa al duomo di San Miniato. Al termine della cerimonia, la comitiva è scesa nel piazzale Michelangelo per un aperitivo di fronte al più celebre panorama di Firenze. (g.p.)