
Nuovo aspetto per la rotonda della ‘Fontana’ a Castelfranco (Leggi l’articolo), il Movimento Cinque Stelle all’attacco dell’amministrazione.
“Innanzitutto – dicono i pentastellati – l’opera è chiamata fontana perchè prevedeva la presenza di acqua in movimento, ma questo aspetto è sparito da molto tempo ormai. Inoltre nel progetto, come parte integranti, la fontana era dotata di illuminazione e di parti a verde. Quindi adesso senza l’acqua, le luci, le piante e una adeguata pulizia, la decadenza della struttura è il simbolo della incapacità nella cura del bene pubblico e nella gestione delle opere che siano d’arte o di intelletto o di pura edilizia”.
Poi il Movimento fa la storia della nascita del monumento: “Per la realizzazione della fontana – spiegano – era stato indetto un bando per la presentazione di progetti di opera d’arte. Così, tra i 50 progetti presentati, una apposita commissione, aveva selezionato e scelto il progetto che è stato realizzato. Tra l’altro uno dei membri della commissione, adesso è dirigente dell’ufficio tecnico, quindi potremmo chiedere a lui di esprimersi sulla validità del progetto presentato e della realizzazione dell’opera. L’arte può legittimamente piacere oppure no ma ha un suo valore intellettuale su cui non si può certo passar sopra. Visto che non sono mai stati in grado di mantenere ciò che loro stessi avevano chiesto e che la comunità ha loro affidato, l’amministrazione, potrebbe anche essere accusata di sabotaggio. Pensiamo inoltre che, con l’intervento, l’amministrazione stia per commettere degli abusi dando letteralmente uno schiaffo alla cultura e ledendo l’immagine di chi l’ha realizzata autorizzandolo pertanto a rivalsa”.
“Ormai tutti sappiamo che chi ci sta amministrando da anni, non è interessata alla manutenzione del bene pubblico – è il commento politico – e quel poco che viene fatto è realizzato per affidamento a terzi o ai cittadini stessi. Se la fontana, pur brutta che possa sembrare (ed il giudizio artistico è soggettivo), fosse stata mantenuta in efficienza, acqua, tinteggiatura, illuminazione, e verde, oggi non saremmo qui a parlarne in questi termini e ci saremmo risparmiati i comunicati propagandistici dell’amministrazione che promette rose e fiori nel vero senso delle parole”.
“Infine – conclude la nota – ci saremmo risparmiati altri interventi degli esponenti del centrodestra, al cui riguardo ci siano concessi due amichevoli appunti. Per le ragioni esposte in precedenza noi avremmo prestato più cautela prima di definire quella struttura “blocco di cemento”. Soprattutto, con un po’ di sana autoanalisi, avremmo evitato l’accusa alla amministrazione di risvegliarsi solo a pochi mesi dalle elezioni, per non cadere nell’accusa di ritorno del bue che dà del cornuto al somaro”.