Vanni: “Una strada per Vincenti, la sindaca non risponde”

22 dicembre 2018 | 12:32
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Vanni: “Una strada per Vincenti, la sindaca non risponde”
Vanni: “Una strada per Vincenti, la sindaca non risponde”
Vanni: “Una strada per Vincenti, la sindaca non risponde”

“Fu un’eroe della sua epoca ed era santamariammontese. Ma alla sindaca evidentemente non interessa”. Finisce alla Prefettura di Pisa e rimbalza nuovamente al comune la richiesta, più volte presentata dall’esponente repubblicano ed ex candidato sindaco Alberto Fausto Vanni di intitolare una via o una piazza a Franco Vincenti, giovane aviatore morto nel 1940 ed originario del paese (quello di sinistra, nella foto).

La proposta, avanzata da Vanni varie volte anche nelle legislature passate, era finita sul tavolo della sindaca Ilaria Parrella alcuni mesi fa. “Da allora, nessuna risposta – scrive indignato Vanni. – Tanto che alla fine mi sono trovato costretto a scrivere al Prefetto, che ha subito risposto, a differenza della prima cittadina”. “Più volte ho sollecitato l’amministrazione comunale per dedicare uno spazio, possibilmente in zona Fondo Coste, dove la famiglia Vincenti abitava, dopo vari tentativi da parte mia, e non avendo ricevuto risposte in merito, a fine settembre inviai una richiesta al Prefetto di Pisa Dott.ssa Angela Pagliuca – continua Vanni. – La risposta della Prefettura, indica il percorso da seguire. Pertanto rinnovo all’amministrazione comunale, agli esponenti di maggioranza e di minoranza perché si adoperino per vagliare questa proposta e di mettere, appena accettata la pratica, portarla all’approvazione del consiglio comunale”.

Nella risposta del Prefetto, un semplice rimando alle procedure da seguire in questi casi in cui, su intitolazioni di vie e strade, la si dovrebbe “risolvere in casa”, nell’ambito dell’amministrazione comunale. “In ogni caso hanno voluto rimandare il tutto alla sindaca, in modo che ne prendesse visione – ribadisce Vanni. – Un segno a nostro modo di vedere di segnalare la necessità di dare quantomeno una risposta alle legittime istanze di un cittadino”.

La storia

Franco Vincenti, come si evince dalla breve biografia che Vanni ha inviato in allegato alle sue richieste, era nato a Santa Maria a Monte il 6 marzo del 1916, da famiglia di modeste condizioni economiche. La sua capacità nello studio e la sua grande passione per il volo e la meccanica lo spinse ad iscriversi all’istituto tecnico per perito aeronautico di Pontedera dove si diplomò con il massimo dei voti. La sua più grande aspirazione era quella di diventare pilota di aerei. Per questo si iscrisse all’Accademia Aereonautica di Caserta. Nonostante che avesse superato a pieni voti l’esame di ammissione, a quel tempo, entrare in Accademia, era privilegio riservato, per lo più, a persone di nobile lignaggio. La sorte volle che un suo conoscente fosse autista a Pisa della Contessa Dal Borgo, la quale prese a cuore l’istanza del giovane santamariammontese. Passò poco tempo e, finalmente, Franco Vincenti fu ammesso all’accademia di Caserta.

“Duilio, il padre, lavorava come sorvegliante alle cateratte dell’Usciana e aveva il telefono in ufficio. Quando Franco doveva passare con il suo aereo nei dintorni, avvertiva il padre che, nell’occasione, diffondeva la notizia in Paese e i santamariammontesi potevano ammirare il “loro” pilota fare acrobazie sulla Rocca” racconta Vanni. – Divenne pilota e per le sue qualità superiori alla media, addirittura pilota collaudatore di aerei sperimentali. Fidanzato con una bella ragazza di Santa Maria a Monte, Elsa Fogli, il 18 giugno 1940, alla vigilia delle nozze, l’aereo che stava collaudando, sui cieli di Puglia, ebbe un’ improvvisa avaria al motore. Il destino volle che questo succedesse mentre stava sorvolando la città di Foggia. Resosi conto che, abbandonato a se stesso, l’aereo sarebbe precipitato in pieno centro cittadino, Franco Vincenti, nonostante che gli fosse stato ordinato via radio, rifiutò di lanciarsi col paracadute e portò l’aereo a schiantarsi fuori città, salvando con il suo sacrificio decine di vite umane. Per questo atto eroico, il Ministero della Difesa, conferì a Franco Vincenti la Medaglia d’argento al valor Civile che fu appuntata, in una toccante cerimonia, al petto del padre Duilio (in foto a destra)”. (ndm)