Santa Maria a Monte e Montecalvoli, unite da 150 anni

28 novembre 2018 | 18:36
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Santa Maria a Monte e Montecalvoli, unite da 150 anni

Santa Maria a Monte, territorio conteso tra le provincie toscane, diviso e poi riunificato. Eccolo, il lieto fine: un matrimonio che dura da 150 anni quello con Montecalvoli, insieme nel comune unico dal 1868. A pochi anni dall’unificazione d’Italia, arrivò anche l’unificazione del Comune. A raccontarla, domenica 2 novembre alle 11, sarà la presentazione di “1868-2018: 150 anni di Santa Maria a Monte e Montecalvoli. Storie di due castelli in un Comune”, opera di Paolo Morelli, Patrizia Marchetti e Mariano Boschi ed edito da Tagete editori di Michele Quirici.

Il castello di Santa Maria a Monte è sempre stato ambito dalle provincie di Lucca, Firenze e Pisa, fino al 1327, una data fondamentale per il Comune. Nel 1327 si consuma l’assedio del castello ad opera dei fiorentini, che eserciteranno il controllo sul territorio per tutta l’età moderna. Santa Maria a Monte divenne pisana nel 1926, quando Galeazzo Ciano riorganizzò le province toscane. Ciano, nato a Livorno, riformò le province facendo assumere alla sua città natale, che prima era territorio pisano, lo status di capoluogo provinciale. In questo modo, la provincia di Pisa perse Livorno, ma in compenso acquisì sotto la sua giurisdizione il territorio del Valdarno. L’unificazione dei due castelli, invece, avvenne grazie all’intervento di un parlamentare della famiglia Guicciardini, originario di Montopoli in Valdarno. Grazie all’intercessione di Guicciardini, legato a Santa Maria a Monte per ragioni biografiche, quest’anno festeggiamo il 150esimo anno di matrimonio tra i due borghi. Ancora oggi ci sono testimonianze del periodo antecedente all’unificazione, tant’è che a Montecalvoli è sempre presente l’antico palazzo comunale. Si ringrazia per le informazioni storiche Fausto Alberto Vanni, membro del comitato scientifico della rivista Storie locali.