
Sembra ieri. Invece sono già passati 50 anni dal ’68, anno “folle”, carico di sogni e speranze e della convizione che tutto era possibile. A distanza di mezzo secolo, l’amministrazione comunale di Santa Croce sull’Arno ha deciso di organizzare una serie di iniziative, su quell’anno, ma anche sulle ragazze del ’68. E sulle coppie che si sposarono nell’anno dell’amore libero e che sono ancora insieme.
Il ’68 è stato un anno fondamentale per le contestazioni studentesche e le manifestazioni operaie che esplosero anche con violenza e per le trasformazioni politiche e sociali che da queste derivarono. Il mondo conosceva la guerra del Vietnam, l’invasione della Cecoslovacchia e la strage degli studenti a Città del Messico, veniva assassinato Martin Luther King e moriva Padre Pio. Nelle strade di Parigi scoppiava il Maggio francese e anche in Italia gli studenti e gli operai organizzavano plateali contestazioni alla Scala, alla Bussola e protestavano per i braccianti uccisi ad Avola. I ragazzi cominciavano a cercare nuovi spazi di libertà e autonomia e le ragazze cominciavano a progettare un futuro diverso dalle loro mamme e nonne, mentre la scuola cambiava e la classe operaia rivendicava i suoi diritti. “Abbiamo pensato di dedicare varie iniziative al ricordo di quell’anno speciale – spiega la sindaco Giulia Deidda -. La biblioteca comunale ha raccolto una cospicua bibliografia dedicata al ’68 e allestirà una vetrina di pubblicazioni d’epoca, il 15 dicembre alle 10 al Teatro Verdi abbiamo deciso di festeggiare un anniversario speciale, quello delle nozze d’oro, con 46 coppie che nel ’68 si dissero si e che ancora oggi sono felicemente insieme. Infine il 16 dicembre alle 10,30 in sala del consiglio comunale sarà presentata una raccolta di interviste realizzata a cura della Consulta per le Pari Opportunità, alle ‘ragazze’ santacrocesi di allora che hanno potuto rivivere così i loro sogni e i loro progetti giovanili negli anni delle prime conquiste femminili. Il ’68 ha messo in circolo idee nuove, ha rivoluzionato i modelli culturali permettendo la crescita di una società nuova, inaugurando una nuova stagione di diritti, ha posto le basi per il nostro presente. Celebrare oggi questo anniversario significa riconoscere quanto quel movimento di idee e persone, soprattutto giovani, sia stato importante per lanciare un messaggio positivo affinché i nostri giovani possano essere altrettanto determinati e coraggiosi nella costruzione del futuro. Sono passati 50 anni ma per noi e, soprattutto per chi ha vissuto quegli anni, Sembra ieri”.