
“Visto che dalla Asl non abbiamo ancora ricevuto i risultati degli analisi, abbiamo ritenuto giusto consentire sempre in via temporanea il pasto domestico”. Così il sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti annuncia la decisione che anche da lunedì 26 a venerdì 30 novembre gli alunni delle scuole di Castelfranco che lo vorranno potranno portare il pasto domestico in alternativa a quello della mensa. Toti, di concerto con l’assessore Chiara Bonciolini, ha deciso di prolungare anche per la prossima settimana la possibilità per i bambini di portarsi il pasto da casa.
“Crediamo sia necessario per riportare un clima di serenità tra i genitori dopo il ritrovamento delle larve di insetti nella minestra di farro (Vermi nel farro della mensa a Orentano e Villa). Confermiamo poi i provvedimenti presi nell’immediatezza è cioè la modifica del menù con l’eliminazione di alimenti biologici, verdure crude e minestre, in modo da avere somministrazione di alimenti facilmente controllabili e di semplice preparazione. Infine sarà possibile per un genitore ad ogni plesso essere presente al momento della refezione per verificare la qualità del servizio”. Ovviamente il Comune tira dritto anche sulla questione del contratto con Camst, la società che gestisce il servizio di refezione scolastica. “Lo abbiamo detto più volte: il Comune è parte lesa e quindi si deve tutelare. Abbiamo già dato mandato all’Azienda Speciale di avviare le pratiche per non consentire la proroga dell’affidamento a Camst quando il 30 luglio 2019 scadrà il contratto e fare contestazione per quanto avvenuto. In sostanza un percorso formale che può portare a risolvere il contratto attualmente in essere. Vedremo poi se ci sono margini di intervento anche prima della sua naturale scadenza”.