Ex Gozzini, “Sgravi ai privati che rimuovono le coperture”

10 novembre 2018 | 09:36
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Ex Gozzini, “Sgravi ai privati che rimuovono le coperture”
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Ex Gozzini, “Sgravi ai privati che rimuovono le coperture”
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Ex Gozzini, “Sgravi ai privati che rimuovono le coperture”
Ex Gozzini, “Sgravi ai privati che rimuovono le coperture”

“La risoluzione di questo problema non era affatto scontata”. Lo ha detto il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda davanti ai cancelli della ex Gozzini oggi 10 novembre, celebrando in qualche modo la fine di un’epoca. L’amianto, nella fabbrica dismessa, non c’è più.

“Tutto é iniziato – ha ricordato il primo cittadino – grazie ad un comitato di cittadini costituito alla fine della scorsa legislatura. Comitato a cui oggi riconosco serietà, correttezza e competenza che sono stati da stimolo e da aiuto per lquesta amministrazione. La coscienza vera e propria del problema l’abbiamo avuta il 6 maggio 2013, quando l’Asl ci disse che era necessario rimuovere l’amianto caduto a terra o in procinto di cadere, mentre per le altre lastre in eternit sarebbe stato necessario un monitoraggio. Subito dopo la stessa Asl precisò che il rischio per la salute era relativo proprio alle lastre frantumate a terra o deteriorate. Rischio che dovevamo in qualche modo eliminare ed evitare. Da qui la costituzione di un tavolo con tutti i soggetti coinvolti, all’interno del quale lo scoglio più grande da superare é stato quello di intervenire nella legittimità. Perché non era scontato che il Comune investisse risorse pubbliche in un’area privata: c’era il rischio del danno erariale. È servita quindi una fase di studio, con i nostri legali e con l’avvocato del Comitato ex Gozzini, grazie al quale il Ministero dello sviluppo economico ci ha autorizzato a recuperare le risorse spese dai privati che decideranno di acquistare il complesso. Alla fine questa è stata l’operazione ambientale più importante della mia legislatura con la quale spero di essere ricordata in futuro. Oltre al Comitato, però, devo ringraziare le altre forze politiche che si sono accordate a noi in questo percorso e i nostri ufficl, ma anche tutti i cittadini di altri quartieri di Santa Croce che, pur non essendo coinvolti dai benefici di questo intervento, ne hanno compreso le ragioni e lo hanno accettato”.
E’ stato l’assessore all’ambiente Marco Baldacci, invece, a ricordare passo passo tutti i passaggi della vicenda ex Gozzini, dal fallimento della cooperativa Primavera 90 (proprietaria del complesso) fino alle sentenze del Tar che annullarono l’ordinanza con la quale l’ex sindaco Ciaponi aveva provato ad abbligare la curatela fallimentare ad intervenire. Alla fine, proprio partendo dalla vincenda ex Gozzini, l’amministrazione Deidda ha avviato un percorso a tutto campo per la scomparsa del cemento amianto dal proprio territorio. “In questi ultimi mesi di amministrazione – ha annunciato Baldacci – lavoreremo ad un regolamento comunale che preveda sgravi fiscali e agevolazioni per tutti i privati che investiranno per rimuovere le coperture in amianto. Infatti, un altro degli impegni di questi quattro anni é stato quello di rimuovere l’amianto da tutte le strutture pubbliche: dal tetto della casa di riposo al tetto delle scuole Banti, dagli spogliatoi del campo sportivo Buti fino al pavimento dell’asilo”.
Il geometra Cesare Lami, presidente del Comitato nonché fra i primi promotori della protesta anti amianto delle ex Gozzini, ha voluto però ricordare come la linea dell’amministrazione comunale fosse stata ben diversa fino a qualche anno fa, collegandosi in parte alle parole del consigliere Cinque Stelle Luca Mazzantini (leggi qui Ex Gozzini, Mazzantini: “Ecco perché non ci sarò”): “Come cittadino e non come presidende del Comitato – ha detto Lami – voglio ricordare come é iniziata la storia. La Gozzini é fallita nel ’99 e la verità é un po’ più complessa. Alla fine l’amministrazione ha capito qualcosa che le amministrazioni precedenti non avevano capito. Perché la prima denuncia fu fatta nel 2004, io stesso parlai con Ciaponi quando Deidda era assessore all’ambiente, ma mi sentii rispondere che l’intervento era impossibile e che avrebbe avuto costi insostenibili. Poi con denunce più forti il Comune ha preso coscienza di quello che doveva essere fatto. Questo non lo dico per fare polemica ma per precisare alcuni passaggi”.
“È chiaro che nel tempo, anche da parte nostra, c’è stato un cambio di strategia – ha risposto Deidda -. Si è trattato però anche di un investimento urbanistico, perché la Gozzini é stata selezionata tra i 40 progetti di rigenerazione urbana della Regione. Significa che un eventuale progetto di recupero avrà un percorso privilegiato a livello di approvazione. Ovviamente tutto deve passare dalla vendita di questo complesso. In questi anni, non a caso, abbiamo stimolato il ministero a facilitare gli incanti relativi alla cooperativa Primavera 90. Perché non sarò del tutto soddisfatta fino a quando quest’area non tornerà a vivere”.
Anche la Cgil, con Tania Benvenuti, ha voluto dire la sua sul tema complesso del cemento amianto, ricordando come, a 26 anni dalla legge sull’amianto, “in Italia ci siano ancora 3mila morti l’anno. Serve un’azione congiunta – ha detto Benvenuti – tra i Ministeri della salute, del lavoro e dell’ambiente insieme a Regioni e Comuni. Santa Croce rappresenta in questo senso un’eccezione, perché l’amianto é ancora presente in tante strutture pubbliche del nostro Paese. Incentivare le bonifiche significherebbe anche dare lavoro a tante aziende specializzate”.

Giacomo Pelfer